Ferrari dice di no a Salvaterra: il derby è della Virtus Cibeno

Come nelle trame più belle il derby cittadino di Serie D si decide sui titoli di coda, quando al 2’ di recupero lo United Carpi fallisce il tiro libero che poteva valere il 3-3. Fa festa la Virtus Cibeno, che stacca di 3 punti i “cugini” e lascia loro il “cerino” dell’ultimo posto solitario, al termine di una sfida equilibrata, che ha divertito il pubblico delle grandi occasioni alla Fassi.

Vale allora la pena cominciare proprio dalla fine, dal minuto 32’ del secondo tempo, secondo e ultimo di recupero. La Virtus è avanti 3-2 e il direttore di gara Roberto Costanzo di Modena fischia al virtussino Nicola Nosari un fallo in attacco (molto contestato) sull’ultima palla spedita in avanti, nell’area avversaria, dai ragazzi di Luca Martinelli per difendere il vantaggio. E’ il sesto fallo e fra le disperazione dei gialloblù (in maglia verde per il derby) lo United ha il tiro libero per pareggiarla. A nulla valgono le proteste, il direttore posiziona la palla sui 10 metri e chiarisce ad alta voce: “solo esecuzione, poi è finita”. La palla che pesa la prende Emanuele Salvaterra che spara col mancino, ma il guardiano Matteo Ferrari si accartoccia a sinistra e respinge. Salvaterra segna in tap in ma la sua esultanza è inutile, l’arbitro chiude la gara (senza però dare il triplice…) e va veloce negli spogliatoi, mentre la Virtus porta il trionfo il suo portiere, coi giocatori dello United a terra sfiniti. C’è qualche attimo di tensione, ma poi solo abbracci, il più bello è quello con cui Riccardo Grazian fa i complimenti all’avversario Ferrari per la parata da 3 punti, chiudendo nel migliore dei modi un derby elettrizzante.