Torna anche quest’anno l’Oratorio Sportivo Olimpia (Oso), il progetto di avviamento sportivo dei due giovani carpigiani Davide Coppola e Filippo Artioli (in foto). Germogliato all’interno della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, l’Oso nasce dall’esigenza di garantire, a bambini e ragazzini dai 6 ai 14 anni, uno spazio in cui crescere sportivamente e, allo stesso tempo, in cui poter vivere l’ambiente dell’oratorio, luogo che altrimenti sarebbe quasi completamente in disuso. La realtà parrocchiale ha accolto molto positivamente la proposta dei due ragazzi, i quali hanno da subito provato a coinvolgere altre persone dell’ambiente, tant’è che da quest’anno diversi allenatori sono stati presi tra i giovani delle associazioni della parrocchia. L’Oso, ad oggi, conta tre squadre di calcio a cinque: una per i bambini delle elementari, una per i ragazzi delle medie e una di ventenni, Olimpia 21, che gioca nella serie A del CSI di Carpi. «L’anno scorso abbiamo avviato anche una squadra delle superiori attingendo dai ragazzi che venivano a giocare in parrocchia nel tempo libero – spiega Coppola, - ma è stato difficile riuscire a creare un collante tra persone che non erano abituate ad essere una squadra e a vivere l’oratorio come qualcosa di più di un semplice campetto da calcio. Questa è la ragione per la quale riteniamo importante introdurre allo sport i bambini in età più ridotte, partendo dal calcio. Chiaramente, noi abbiamo provato a dare alla parrocchia uno spazio ricreativo sempre aperto a chiunque voglia, e ci farebbe piacere riuscire a giocare anche con questi ragazzi più grandi, se dovesse presentarsi l’occasione di creare una squadra». segue
L’obiettivo del progetto rimane quello di rendere lo sport accessibile a tutte le famiglie, motivo per cui i prezzi sono stati tenuti al minimo ed è possibile effettuare pagamenti dilazionati o prendere accordi con la Caritas. «Ci siamo impegnati molto per rendere gli spazi parrocchiali adatti al nostro progetto, facendo affidamento su alcuni bandi della Regione Emilia Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio per migliorare le strutture e poter fare gli acquisti necessari. Quest'anno puntiamo anche a rendere gli spazi della parrocchia adibiti allo sport più accessibili nei mesi freddi», aggiunge Artioli. I due ragazzi sono stati appoggiati sin da subito dal parroco di San Giuseppe, Don Carlo Bellini.
Susanna Catellani