Mattia e Mister Grey coppia mondiale

Il solierese Fognani e il suo greyster sono reduci dai Mondiali di canicross

Mattia e Mister Grey sono tra i primi dieci al mondo. Mattia è Fognani, nella vita di tutti i giorni metalmeccanico solierese, Mister Grey è il suo magnifico esemplare di greyster, ovvero un tipo di cane che viene allevato dalla metà degli anni '80 in Norvegia attraverso una serie di incroci tra il puntatore tedesco a pelo corto e il levriero allo scopo di slittino, skijoring, corse di pulka e altre corse su slitte. Ed è proprio con la slitta dello sleddog o - come in questo caso - con bicicletta e guinzaglio ammortizzato da skijoring che Mattia e Mister Grey hanno recentemente partecipato ai Campionati Mondiali di quello che in Italiano si chiama “canicross”. Ovvero la versione estiva della corsa con le slitte trainate dai cani, ma in cui il musher - ovvero il conducente - pedala in sella ad una bici al seguito del proprio “amico a quattro zampe”. E il solierese Fognani e il suo Mister Grey hanno dimostrato a Bledran, vicino alla costa bretone della Francia, di essere davvero una bella coppia, tagliando il traguardo del Mondiale come decimi di categoria e 54esimi negli assoluti su 210 partecipanti.

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Ma i concorrenti complessivi, provenienti da tutto il mondo ad eccezione della Russia per le note tristi vicende di cronaca, erano 760. Una platea clamorosa in cui Mattia - al secondo mondiale dopo quello 2019 in Belgio - e Mister Grey si sono distinti nella specialità sprint, su un percorso di 3.8 km: «Questa disciplina è un binomio con il cane, che sta davanti e deve ascoltate i comandi che gli do io dalla mountain bike – spiega Mattia –. E proprio dalla mountain bike ho scoperto questa disciplina, qualche anno fa sui social. Adesso ho cinque cani, e sto lavorando con i cuccioli in vista del Mondiale del prossimo anno. Ridendo e scherzando è quasi diventato un lavoro, perchè questi cani sono atleti al cento per cento e sono seguiti dall’osteopata all’integrazione, passando per gli allenamenti che facciamo dall’appennino alla pianura. Ma alla base di tutto il cane si deve divertire».