Impianti sportivi

Cabassi e Due Ponti si candidano per il campo Dorando Pietri, inutilizzato dal Carpi FC 1909

In attesa che si risolva definitivamente, in un senso o nell’altro, la battaglia legale del Carpi Fc 1909, c’è una situazione legata agli impianti di base che si sta facendo sempre più paradossale. A dispetto della storica carenza di campi da calcio per l’attività giovanile, la situazione del Carpi Fc 1909 sta infatti tenendo paralizzati non solo lo stadio Cabassi e l’antistadio, ma anche altri campi d’allenamento in città. Dopo il parziale sblocco del campo di via Sigonio, per il quale il Comune ha già autorizzato all’utilizzo la prima squadra e la Juniores dell’Athletic Carpi, resta al momento nel limbo il campo Dorando Pietri. L’impianto di via Nuova Ponente - situato tra l'omonima polisportiva e il piazzale delle piscine - fa infatti parte delle strutture gestite in convenzione dal Carpi Fc 1909 che, come noto, non sta però facendo alcuna attività. (prosegue sotto)

 

 

E così lo storico campo della Kennedy - per altro uno dei pochi ad essere dotato di tribunetta e illuminazione per le gare in notturna - giace in uno stato di abbandono, inutilizzato a dispetto delle necessità delle tante società calcistiche cittadine. Tra cui Cabassi Union e Due Ponti che, congiuntamente, hanno già fatto richiesta ufficiale al Comune di poterlo utilizzare per l'attività giovanile che organizzano in parte in collaborazione. In occasione della presentazione ufficiale dell’Athletic Carpi, il Sindaco e l’assessore allo Sport Artioli avevano detto di attendere “di sapere dagli attuali conduttori (il Carpi Fc 1909, ndr) qual è il progetto sportivo perchè nel pieno rispetto della legge regionale diamo in convenzione i campi a soggetti che ci fanno calcio, non che li affittano”. Ecco perchè per avere una soluzione definitiva anche ai campi Sigonio e Dorando Pietri, oltre a stadio e antistadio, sarà decisiva l’udienza di martedì 5 ottobre, quando il Carpi Fc 1909 sarà nuovamente di fronte al Tar del Lazio per chiedere l’iscrizione in Serie D. Una nuova bocciatura significherebbe con ogni probabilità la fine delle speranze del club di via Abetone di poter continuare l’attività sportiva, con conseguente decadenza della convenzione in essere col Comune per la gestione degli impianti. Che potrebbero così tornare ad essere utilizzati per quello che sono: impianti pubblici a disposizione delle realtà cittadine.