Ciclismo

Strade chiuse e disagi al traffico, ma il Giro d'Italia è anche e soprattutto passione

Mercoledì 18 la corsa rosa torna in città

Mercoledì 18 il Giro d’Italia passa da Carpi. Un evento sportivo che non ha bisogno di presentazioni. O forse sì. Perchè respirando l’aria in città in questi caldi giorni di maggio, l’impressione è che l’appuntamento venga vissuto meramente come un “quale strada chiudono/come faccio ad arrivare nel tal posto/a che ora devo prendere i bambini a scuola”. Problematiche di vita quotidiana assolutamente rispettabili e da non sottovalutare (qui tutte le info su traffico e viabilità), ma il Giro è anche tanto altro. Qualsiasi lembo d’Italia venga toccato dalla corsa rosa diventa l’epicentro di una festa popolare che si tramanda da oltre un secolo, un appuntamento in cui grandi e piccini, donne e uomini, si affacciano dalle finestre e dai balconi e si assiepano sul ciglio delle strade per applaudire il gruppo. E ammirare la carovana promo-pubblicitaria, delle ammiraglie e del Giro e-bike (ovvero delle bici a pedalata assistita) che ne apre la strada tra musica e colori. 

Una festa che Carpi ha per altro vissuto da protagonista per ben tre volte negli ultimi ventiquattro anni.

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I PRECEDENTI

La prima fu il 28 e 29 maggio del 1998, quando la corsa che poi incoronò il pirata Marco Pantani arrivò in via Ugo da Carpi dalla Repubblica di San Marino (volata vittoriosa del francese Laurent Roux) e ripartì all’indomani da piazza Martiri alla volta di Schio. Erano gli anni di Pantani appunto, ma anche di Michele Bartoli, Mario Cipollini, Alex Zulle e Pavel Tonkov. Dieci anni dopo, il 22 maggio 2008, il bis: nell’anno del centenario dell’impresa olimpica di Dorando Pietri, piazza Martiri fu teatro dell’arrivo della Forlì-Carpi, vinta in volata da Daniele Bennati. L’ultimo “bacio” tra Carpi e il Giro risale invece al 2019, quando il 22 maggio ancora piazza Martiri ospitò la partenza della Carpi-Novi Ligure, dominata da Caleb Ewan.

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Mercoledì 18, seppur senza partenza o traguardo ma solo con un passaggio, i colori del Giro torneranno ad inondare le strade cittadine. Che saranno sì chiuse al traffico in qualche tratto, ma colorate e vivaci come solo la corsa rosa sa renderle. L’invito, per chi può, è insomma quello di non perdersi il passaggio, previsto intorno alle ore 16, dei vari Juan Pedro Lopez (in maglia rosa), Vincenzo Nibali, Richard Carapaz, Mathieu Van der Poel, Giulio Ciccone, Simon Yates e l'eritreo Biniam Girmay...

Queste le vie su cui transiterà il gruppo, proveniente da Santarcangelo e diretto a Reggio Emilia: S.S. 468 (da località Ponte Motta), Roosevelt, Lago di Bracciano, Cavalieri di Vittorio Veneto (sottopasso), Pezzana, Manzoni, Giovanni XXIII, Guastalla, dell'Industria, strada statale 468 in direzione Correggio (qui la planimetria completa del tragitto in città).

Per chi non potrà essere presente sulle strade, la tappa sarà come sempre trasmessa in diretta su Rai 2 e Rai Sport+ HD.

Nelle foto, l'arrivo in volata in piazza Martiri nel 1998, Mario Cipollini sul traguardo di via Ugo da Carpi nel 1998, la partenza della tappa del 2019, l'altimetria e la planimetria di quella del 2022