Due partite buone e il Carpi ci è ricascato. Il patatrac di Castel Maggiore rischia però di essere anche più grave dei passaggi a vuoto di Corticella e Ravenna, perchè è la ricaduta di un paziente che era già stato avvertito della propria patologia. A costare cari sono questa volta una topica colossale del giovane portiere Ruben Rinaldini e i tanti gol falliti dalle punte, "Papi" Sall in testa. Ovvero due limiti strutturali già evidenziati in questo primo scorcio di stagione di cui mister Serpini - che sarebbe finito anch'egli sul banco degli imputati, con il nome dell'ex Piacenza Maccarone già circolato - ha più volte solo potuto solo prendere atto. "Subiamo gol senza nemmeno concedere occasioni, davanti non ce ne bastano tante per trovare il gol", è il succo di un discorso sentito più volte dall'allenatore. Due problemi non certo da poco per una squadra, non solo per una che vuole vincere. A proposito di vittoria, va registrata - in contemporanea con la sconfitta biancorossa - l'ennesima frenata delle squadre che precedono il Carpi, dal Ravenna capolista in giù. Il distacco dalla vetta è così cresciuto da 6 a 7 punti: una distanza che sarebbe colmabile con 23 partite da disputare, ma i dubbi se questa squadra abbia le armi per poterlo fare iniziano ad essere tanti. Perchè alcune criticità sono strutturali, a partire da un'eccessiva rigidità nel puzzle degli under obbligatori (per far spazio al più esperto Matteo Rossi tra i pali rinunciando al 2004 Rinaldini, il tecnico si deve per forza inventare il 2005 Ofoasi tra trequarti e centrocampo), fino alla scarsa concretezza di attaccanti come Sall e Arrondini.
Sotto, il Pagellone di Progresso-Carpi e la classifica generale del Premio Bruno Cucconi
