L'atteso colpo del Carpi nel reparto d'attacco non è un centravanti classico come ci si poteva attendere ma un calciatore che può sì fare la prima punta ma nasce come seconda: Marco Castelli.
“E’ un giocatore funzionale al nostro sistema di gioco, ambidestro, abile ad attaccare la porta, può giocare sia come prima che come seconda punta, sa segnare anche di testa – dice di lui il ds biancorosso Matteo Sabbadini –. Non sarà un nome altisonante ma sono sicuro ci darà soddisfazioni, ha grande fame ed è arrivato con tanta voglia ed entusiasmo. Mercato chiuso? Fino al 23 restiamo con le antenne dritte se ci dovessero essere occasioni”.
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Castelli esordirà domenica contro il Ravenna, una gara particolare per Sabbadini, che è ravennate doc: "La mia storia a Ravenna parte dall'Eccellenza e arriva alla Serie C, con gioie e dolori - dice il ds - Detto questo io lavoro per il Carpi e sarà una sfida contro una squadra importante, ma non stiamo a guardare chi ci troviamo di fronte ma solo a portare a casa la vittoria giocando il nostro calcio".
Cercando di sfruttare l'effetto Cabassi, dove il Carpi sa solo vincere a differenza delle trasferte da cui arrivano più dolori che altro: "Stiamo perdendo troppi punti fuori casa, martedì ho parlato alla squadra e non vi dico cosa gli ho detto ma se vogliamo fare il campionato che ci siamo prefissati bisogna cambiare marcia dimostrandolo sul campo e non a parole. Mi dispiace perchè vedo come si allenano i ragazzi in settimana, ma torniamo da ogni trasferta con l'amaro in bocca perchè basta spesso poco per portare a casa una vittoria. A Crema era impensabile tornare a casa senza una vittoria, significa che qualche problemino c'è, se stiamo dando il 100 per cento vuol dire che non basta e dobbiamo aumentare".
