Calcio

Sono Lordkipanidze e Sivilla i biancorossi d'inverno

Premio Bruno Cucconi

Con il campionato del Carpi in sosta forzata causa Covid fino al 23 gennaio e il mercato che non si sblocca (ufficiale la cessione di Mignani al Lornano Badesse via Montevarchi), è il momento di tracciare un primo bilancio del nostro Premio Bruno Cucconi, il pagellone che fotografa l'andamento dei biancorossi in base alle medie-voto scaturite dalle pagelle settimanali di Voce, dei tifosi e dei quotidiani Gazzetta e Carlino

 

CLASSIFICA GENERALE PREMIO BRUNO CUCCONI

Lordkipanidze 6.19 (14 presenze): il paradosso del miglior biancorosso del girone d’andata è che il Carpi l’ha tesserato da svincolato, inspiegabilmente, dopo un periodo di prova sul finire del calciomercato estivo. Un arrivo in sordina che si è però rivelato l’arma in più di questo girone d’andata biancorosso. Tanto Bagatti quanto Gallicchio (Togni non l’ha avuto a disposizione nelle sue due gare) non hanno mai rinunciato a lui, che si è ben presto reso insostituibile a suon di prestazioni concrete, di corsa ma anche qualità e qualche gol (2 in campionato più 1 in coppa).

Calanca 6.07 (15 presenze): il marcatore della storia dell’Athletic Carpi (in rete all’esordio assoluto del club nella gara di Coppa Italia col Mezzolara) è stato anche il primo capitano della storia del club (portava lui la fascia quel giorno di settembre e non Aldrovandi). Spesso in coppia proprio con Aldrovandi, qualche volta anche da terzino sinistro, è stato sicuramente fin qui il punto di riferimento della difesa biancorossa per continuità di prestazioni, solido in marcatura e presente anche in zona gol (2 in campionato più quello in coppa). 

Ferretti 6.05 (18 presenze): il portiere reggiano classe 2001 si presentò con qualche titubanza che ne mise anche in discussione il posto da titolare con l’arrivo del collega Ballato, ma con un crescendo di prestazioni non solo non ha mai perso la maglia numero 1 ma ha difeso la propria porta con sempre più sicurezza. Insieme ai due compagni sul podio, è l’unico biancorosso in classifica generale con una media-voto sopra la sufficienza.

Villanova 5.99 (15 presenze): il suo 5.99 racconta bene il girone d’andata ancora inespresso di questo numero 10 dalla qualità indiscussa ma che non ha ancora trovato continuità e un ruolo preciso per rendersi indiscutibile. Complici anche i tanti cambi tattici delle tre gestioni tecniche che si sono alternate fin qui, l’attaccante di scuola Atalanta dà l’impressione di non essersi ancora espresso al massimo delle sue potenzialità, che sono tante. 2 gol in 15 gare sono solo la punta di un iceberg che deve emergere nel girone di ritorno. 

Carrasco 5.97 (12 presenze): per Bagatti era uomo solo da gara in corso, con Gallicchio è stato spesso titolare con compiti di spaccare le partite. Il panamense ci è riuscito a metà, con un rendimento a strappi, proprio come quelli che gli si chiedono sul campo, e 2 soli gol in campionato più uno in coppa.

Aldrovandi 5.95 (17): ad un buon avvio di stagione segue una seconda parte di girone d’andata in leggera flessione, con le imbarcate con Ravenna (5-5) e Rimini (4-0) a lasciare un segno pesante. Il cuore da capitano e carpigiano doc non è però mai mancato.

Serrotti 5.94 (15): fu uno degli ultimi ad arrivare dal mercato estivo, è stato uno dei primi ad andarsene in quello invernale. Nelle sue 15 apparizioni in biancorosso ha mostrato tanta tecnica, una buona visione di gioco ma anche ritmi non altissimi che, soprattutto con Gallicchio, lo hanno visto perdere gerarchie sul campo.

Montebugnoli 5.91 (17): insieme a Ferretti e Lordkipanidze è uno degli Under intoccabili, sempre in campo quando disponibile. Classico quinto di sinistra per caratteristiche, si disimpegna tutto sommato bene da terzino delle difese a quattro di Bagatti e Gallicchio poi, quando Togni lancia finalmente la difesa a tre, lo sceglie come “braccetto” sinistro della linea difensiva. Promosso ai primi due banchi di prova, sarà atteso da un girone di ritorno che può ampliarne il percorso di crescita.

Raffini 5.89 (17): parte forte, con 5 gol nelle prime cinque uscite tra campionato e coppa, poi vive una parte centrale di girone d’andata in cui fatica a trovare la porta, ma il suo score a Natale è comunque di 8 gol in campionato e 3 in coppa. Sulla media voto pesano alcune giornatacce che agli attaccanti possono capitare e 2 rigori sbagliati.

Muro 5.89 (9): reduce da un intervento che gli ha precluso il salto nei professionisti, si aggrega al Carpi a metà ottobre e presto diventa un punto fermo della mediana grazie anche al suo status di “under”. Il classe 2001, che si era messo in luce l’anno scorso con la Correggese, va a sprazzi ma lascia intravedere qualità importanti sia a livello fisico che tecnico-tattico. Mezz’ala classica di un centrocampo a tre, andrà valutato il suo adattamento alla coppia centrale utilizzata da Togni.

Bolis 5.80 (12): sbarca in biancorosso con le stigmate del regista fatto e finito, reduce com’è dalle esperienze tra i pro con Triestina, Piacenza e Ravenna dopo il vivaio nell’Atalanta. Le scorie di un intervento al crociato e qualche problema muscolare non gli consentono di trovare continuità di rendimento e prestazioni. 

Borgarello 5.79 (13): con Bagatti fa la mezz’ala, con Gallicchio diventa anche playmaker grazie alla duttilità tattica che gli consente di giostrare in tutti i ruoli del centrocampo. Non spicca mai il volo, ma è un giocatore che per temperamento e solidità può solo crescere.

Walker 5.76 (12): arriva come la ciliegina finale sulla torta dell’ambizioso mercato estivo e si presenta come un’ira di dio, con 3 gol nelle prime quattro apparizioni in biancorosso. Poi, complice anche una lunga bronchite, non trova più la via del gol e l’impatto delle prime gare. Da recuperare, perchè il materiale c’è.

Togola 5.67 (8): parte titolare a destra, dove Bagatti e la società hanno scelto di giocarsi uno degli under obbligatori, poi perde via via la maglia numero 2 a favore di Tosi prima e Lordkipanidze poi. Ritrova spazio con Togni da quinto di centrocampo, ruolo che forse gli si addice di più.

Tosi 5.62 (11): si alterna con Togola nel ruolo di terzino destro, ma qualche timidezza di troppo in fase difensiva e l’ingresso dell’altro Under Muro in mezzo al campo gli costano il posto in favore dell’arretramento di Lordkipanidze.

(prosegue sotto)

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