Fino al 26 giugno una importante rassegna di documenti e di opere su 500 e più anni di storia della chiesa dei frati di San Francesco

Domani si inaugura a Palazzo Pio la grande mostra sul tempio di San Nicolò

Più di cinquecento anni di storia, della chiesa di San Nicolò ma anche della storia tout-court di Carpi, saranno in mostra da domani e fino al 26 giugno prossimo nella grande rassegna "Il Principe e la sua chiesa, San Nicolò e il convento dei Frati a Carpi" che viene inaugurata ufficialmente nei quattro bracci della loggia del piano nobile di Palazzo Pio e nel salone dei Mori, lungo un percoro museale che, partendo dal 1123 arriva fin quasi ai giorni nostri, documentato da opere d'arte insigni, disegni e scritti mai visti prima a Carpi, bolle papali e ricostruzioni in 3D della fabbrica di San Nicolò di sicuro effetto. 

 

Allestita sotto l'attenta direzione di Manuela Rossi, responsabile dei musei di Palazzo Pio e curata nelle ricerche storiche dalla Rossi assieme a Gian Mario Guidarelli, Andrea Giordano ed Elena Svalduz, la mostra ripercorre la storia del tempio monumentale di San Nicolò dalla bolla di fondazione di papa Callisto II, attraverso l'opera degli ingrandimento dovuta a Baldassarre Peruzzi per iniziativa del principe Alberto Pio, il famoso Capitolo generale dei frati di San Francesco del 1521 che vide la presenza a Carpi di Niccolò Machiavelli, fino agli abbattimenti ed ai rifacimenti effettuati nell'Ottocento e fino a tempi più recenti. Inediti per Carpi, si diceva, oltre alla bolla di Callisto II del 1123, l'originale del testamento di Alberto Pio, redatto a Parigi nel 1530, i registri che contengono le lettere del Machiavelli e di Francesco Guicciardini, scambiatesi tra Modena e Carpi durante il fatidico Capitolo francescano e alcuni disegni del Peruzzi che testimoniano gli studi che portarono alla realizzazione di San Nicolò.

 

Nel salone dei Mori sono poi stati riportati, in orginale o in riproduzione, i dipinti che ornavano nel Cinquecento le cappelle laterali del tempio, quasi totalmente dispersi in musei e collezioni di tutto il mondo. A far da contorno alla mostra, per la quale è stato realizzato un catalogo dalle Edizioni Panini, sono previste poi iniziative collaterali non meno interessanti: visite guidate domenicali alla mostra, "Itinerari Peruzziani a Carpi" per il centro storico cittadino con visita a Palazzo Pio, alla Sagra ed alla Cattedrale, per finire con "Cantieri aperti" due giornate di visite guidate (il 30 aprile e il 14 maggio) al cantiere del restauro della chiesa di San Nicolò che ancora oggi offre motivi di nuove scoperte.

(Nelle foto: alcuni aspetti della mostra durante l'anteprima alla stampa guidata da Manuela Rossi)