Alla presenza dei profughi istriani e delle autorità cittadine

E' stato il "Giorno del Ricordo"

Dopo la messa in Santa Chiara la cerimonia al parco Martiri delle Foibe

Anche a Carpi, che ospitò per molti anni al villaggio San Marco presso il campo di concentramento di Fossoli, i profughi istriani e dalmati nel secondo dopoguerra, si è celebrato il "Giorno del Ricordo" delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Dopo la messa celebrata dal vescovo monsignor Francesco Cavina nella chiesa di Santa Chiara, autorità municipali ed ex profughi hanno preso parte a una cerimonia presso il parco intitolato ai martiri delle Foibe (nell'area verde di via Baden Powell all'angolo via Nuova Ponente). Dopo una preghiera del vescovo, la deposizione di una corona di alloro alla stele commemorativa della tragedia delle foibe e la lettura della preghiera dell’infoibato, hanno preso la parola il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli e il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANGVD) Renzo Codarin.Entrambi hanno ricordato la tragedia della popolazione di lingua italiana che forzatamente venne costretta a lasciare le proprie case nei territori istriani passati alla Yugoslavia e le ingiustizie subite da quella gente, accolta con sospetto e pregiudizio nell'Italia del dopoguerra.

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