Un secolo di storia carpigiana nelle foto di CasArchivio Felice Marzi

Non poteva che chiamarsi CasArchivio, il progetto di digitalizzazione della collezione fotografica raccolta dal carpigiano Felice Marzi in tutta la sua vita e custodita nella mansarda della sua casa in centro città. Un archivio organizzato all'interno di una casa privata, appunto. Una casa speciale, quasi magica, come l'ha definita la figlia Paola Marzi, perché rispecchia in ogni angolo la personalità di Felice, un visionario romantico e un carpigiano doc. Marzi era un artigiano con una predisposizione artistica e dallo spirito di filosofo: idealista comunista, a quindici anni fece la staffetta partigiana e più tardi fu socio fondatore di una delle prime cooperative carpigiane. Nel frattempo coltivò sempre ampi interessi culturali sia come autodidatta, sia collaborando con realtà del territorio come le compagnie teatrali e, anche quando andò in pensione, continuò a frequentare la falegnameria adiacente alla vetreria Beltrami, facendola diventare un luogo di ritrovo per simposi informali. La socialità peraltro era un'abitudine di casa, perché anche la moglie Franca Guaitoli - che lavorava come sarta per l'Ente Comunale - era avvezza ad ospitare amiche nel salotto di casa sua.

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