Historia Code, un progetto teatrale di QuelliDel29 rivolto agli studenti

Si intitola Historia Code ed è un progetto dell’associazione culturale QuelliDel29, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, volto a promuovere la cultura locale portando a teatro una fascia di pubblico molto speciale: i giovani. Come catturarne l’interesse? Attraverso la simulazione di un viaggio attraverso il tempo che li trasporta nel passato dei quattro Comuni protagonisti - Carpi, Rio Saliceto, Correggio e Bagnolo in Piano – nel corso di in un'esperienza allo stesso tempo reale – grazie a una rappresentazione teatrale –, ma al contempo multimediale, immersiva e digitale. L’attore e regista Paolo Di Nita, direttore artistico dell’Associazione, racconta la particolarità del progetto. 

«Spesso la collettività non è a conoscenza di tutti gli aspetti legati alla storia e alle tradizioni del territorio nel quale vive – spiega Di Nita –. Conosce in modo sommario qualche evento, collegato a un anniversario o a una leggenda e, tuttavia, alcuni dettagli della cultura locale, se mal contestualizzati, possono apparire ed essere considerati superflui e noiosi. E’ per questo motivo che il progetto Historia Code mira a coinvolgere un vasto pubblico in un'esperienza allo stesso tempo multimediale e dal vivo, rigenerando attenzione e sviluppando creatività su uno degli aspetti più importanti del territorio: la sua storia. C’è un altro aspetto fondamentale che abbiamo considerato: far venire i ragazzi a teatro è sempre molto complicato, l’età media del pubblico è alta. Cosa fare? Il progetto assume allora i connotati di un altro espediente per destare in loro la voglia di sedersi davanti a un palcoscenico». 
Il risultato è quello di ben 28 repliche in 15 giorni, fino a domenica 5 dicembre. «Historia Code è un evento trasversale – continua Di Nita –, tra rievocazioni storiche e mondo digitale, workshop scolastici e spettacoli teatrali-multimediali. Oltre a promuovere cultura e valorizzare la storia locale, uno degli obiettivi dell'iniziativa è infatti quello di favorire lo sviluppo di talenti emergenti attraverso espressioni artistiche contemporanee. Ma partiamo dallo spettacolo. La trama narra di un eccentrico professore di storia che ha elaborato un curioso dispositivo in gradi di far viaggiare nel tempo le persone. Un piccolo gruppetto di studenti riesce a impossessarsene e inizia un viaggio alla scoperta del passato del territorio in cui vive. A un certo punto, al pubblico è consegnato un oculus, una maschera grazie alla quale viene coinvolto in un’esperienza virtuale, in 3D. Così a Carpi, nel Palazzo dei Pio, incontriamo Manfredo Fanti; a Palazzo Principi a Correggio, Francesca di Brandeburgo; a Rio Saliceto, Clina Sacchetti; a Bagnolo in Piano, Primo Malaguti. Uno spettacolo cui le scuole dei quattro Comuni hanno assistito nelle settimane scorse e al quale il pubblico adulto potrà partecipare ancora sabato 4 dicembre alle 21 e domenica 5 alle 18 al teatro di Bagnolo in Piano». 
 

Oltre alla rappresentazione dal vivo, Historia Code è stato anche un workshop con le scuole e un contest artistico. «Si è voluta dare la possibilità agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di partecipare a un momento di confronto storico-territoriale e di progettazione di contenuti teatrali-multimediali – prosegue il regista –. Per quanto riguarda il contest, invece, abbiamo chiesto ai più grandi di pensare alla propria città e un luogo che potrebbe venire rielaborato in maniera diversa, per poi rivederlo attraverso disegni, scritti, fotografie. I risultati saranno visibili nell’ambito di una mostra che verrà organizzata a Carpi, dove esporremo tutti gli elaborati prodotti, per poi assegnare un premio a due dei partecipanti».