Ci si chiedeva, in un articolo apparso il 18 ottobre 2021, a chi convenisse mantenere così alti gli indici costruttivi dell'area ex Silan passata al curatore dopo il fallimento della proprietà originaria, la Dmr degli eredi Crotti. Tanto più che la convenzione cui quegli indici fanno riferimento, risalente al 2005, variata nel 2009, scaduta dunque nel 2019 e prorogata per cinque anni per scongiurare fino all'ultimo il fallimento Dmr, si ritrova in un contesto immobiliare molto mutato rispetto a quello di diciotto anni fa. La risposta è arrivata nell'aprile dello scorso anno: alla terza asta i 39mila metri quadrati dell'area sono stati acquisiti da Andria e Abitcoop, due cooperative di abitazione. La transazione è avvenuta a un prezzo che non dovrebbe discostarsi molto dai 3,7 milioni calcolati dall'assessore Riccardo Righi, quando replicò alle sollecitazioni della Consulta ambiente e della lista Carpi Futura perché il Comune si facesse avanti per fare propria l'area e allargarvi il limitrofo parco Unità d'Italia.