Approvata la mozione di Carpi Futura sul calcolo del consumo di suolo: la soddisfazione della lista civica

Nella seduta del 26 maggio il Consiglio comunale ha approvato la mozione di Carpi Futura riguardante il calcolo in bilancio ambientale dei costi derivanti dal consumo di suolo. Sull'abbrivio, il Gruppo di lavoro Ambiente e Territorio della lista civica ha diramato un comunicato che attribuisce all'approvazione il significato di un riconoscimento del costo aggiuntivo che comporta l'edificazione e l'impermeabilizzazione di ogni metro quadrato di terreno vergine. E questo, precisa la nota, non solo in termini di mancata produzione agricola, ma anche “...di assorbimento di carbonio, drenaggio e regolazione delle acque, rimozione di particolato e di ozono, protezione dall’erosione e regolazione del microclima”. (segue)

L'Ispra, riporta la nota, ha calcolato il valore economico di questa perdita in 10 euro per ogni metro quadrato consumato, equivalenti a centomila euro per ettaro. E riporta l'esempio (“...parlando senza polemiche”, viene sottolienato) della nuova bretella di ond ovest verso Fossoli che, attenendosi ai parametri Ispra, comporterenbbe con i suoi 80 mila metri quadrati di terreno agricolo consumato, “...una perdita di risorse eco sistemiche equivalente a circa 800 mila euro l'anno”. E lo stesso, aggiunge la nota, sarà per il nuovo ospedale per la cui localizzazione, va ricordato, Carpi Futura scelse di votare a favore, pur precisando che si era trattato di una scelta difficile e sofferta, legata alla mancanza di alternative.

Al momento, comunque, la lista civica presieduta da Sergio Vascotto (nella foto) si compiace che l'approvazione della sua mozione abbia introdotto un criterio di contabilità ambientale che auspica venga introdotto anche nel bilancio comunale. Ricordando che i suoi consiglieri hanno sottoscritto un emendamento presentato dalla maggioranza di centrosinistra “...che introduce un pacchetto di indicatori per il monitoraggio annuale del consumo di suolo e degli interventi compensativi oltre che l’inserimento nel Piano Urbanistico Generale di una normativa più stringente rispetto alle  eccezioni costruttorie  previste  in materia  dalla  legge  regionale  24/2017  che disciplina l’uso del territorio”.