Approvato un ordine del giorno della maggioranza. Però occorrerà tenere presente 'la sostenibilità e la tutela del territorio'

Bretella Campogalliano-Sassuolo, in Provincia si è votato per andare avanti

Otto voti contro cinque, la Provincia di Modena ha approvato un ordine del giorno nel quale si ribadisce la necessità di andare avanti sulla strada della realizzazione della Bretella Campogalliano-Sassuolo. L'iniziativa è stata proposta dalla capogruppo della maggioranza in Provincia, Moria Zaniboli. "Attivarsi nelle sedi politiche ed istituzionali idonee al fine di promuovere un tavolo di confronto con la Regione Emilia-Romagna, il Governo, le Province e i Comuni, Autobrennero, AutoCS e Autostrade per l’Italia, oltre che a RFI e le altre autorità interessate, al fine di sbloccare la realizzazione dell’opera tenendo conto delle richieste presentate per migliorare il progetto della bretella Campogalliano-Sassuolo secondo i parametri della sostenibilità e dell’utilità pubblica oltre che della tutela del territorio e dei cittadini interessati dalla presenza dell’opera". Questa la sostanza del documento che giunge dopo una serie di prese di posizione contrastanti in Consiglio comunale a Modena e in Regione Emilia-Romagna.

Il progetto esecutivo del nuovo collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo tra la A22 e la SS467 Pedemontana è stato approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 20 ottobre del 2019 per un importo complessivo di oltre 406 milioni di euro, diventati 422 milioni nel 2022. L’Autostrada Campogalliano -Sassuolo (AutoCS S.p.A.) è la società, partecipata al 51 percento da Autobrennero spa, per il 31,3 per cento da Impresa Pizzarotti di Parma, e per le restanti quote da Coopsette di Reggio Emilia e da altre imprese, che nel 2014 si è aggiudicata la concessione per la progettazione, la realizzazione della Campogalliano – Sassuolo. Ma sull'attualità del progetto sono stati sollevati vari dubbi. Lo stesso Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, vice presidente della Provincia ha auspicato «modifiche al progetto esecutivo prima dell’avvio dei lavori, con buonsenso e in coerenza a quanto sempre affermato e ribadito dal Comune di Modena e dalla Provincia di Modena in questi anni, con grande senso di responsabilità». 

 

 

Bocciato un ordine del giorno presentato dal consigliere Antonio Platis mentre La consigliera Lavinia Zavatti del gruppo Unione Modena Civica ha sottolineato che «nel sistema integrato della mobilità occorre includere anche il territorio della bassa, nel quale la Cispadana non deve essere considerata un’autostrada, ma una strada a scorrimento veloce».