Cispadana autostrada: un progetto superato dall'intermodalità, secondo il Comitato

Il portavoce del Comitato "No Cispadana autostrada-Sì strada a scorrimento veloce”, Silvano Tagliavini, attira in queste ore l'attenzione su alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa altoatesina dal Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, azionista di riferimento, insieme al collega di Trento, Maurizio Fugatti, di Autobrennero spa. Le definisce "una tegola” sull'idea dell'autostrada a pedaggio tra Reggiolo e Ferrara perché, pur non avendo nulla a che fare direttamente con la Arc (l'autostrada regionale Cispdana) di cui Autobrennero è la principale azionista, secondo il portavoce sposterebbero ancora di più il baricentro dei prossimi investimenti della società dalle corsie autostradali all'intermodalità. Questo anche in vista dell'apertura del secondo tunnel ferroviario del Brennero che Kompatscher considera un incentivo a fare del corridoio tra Italia e Austria un modello per l'intermodalità, una formula di trasporto che la vede ai primi posti in Europa. Da qui, secondo Tagliavini, deriverebbe l'opportunità di investire, piuttosto che sull'autostrada, sulla linea ferroviaria Bologna-Verona-Brennero dove in alcune tratte è già previsto un maggior numero di binari e la realizzazione di piattaforme intermodali.

«Ma non solo Kompatscher – precisa Tagliavini a nome del Comitato – si sta muovendo per spendere al meglio i soldi a disposizione, sono infatti di questi giorni altre due notizie sempre in merito a recenti iniziative imprenditoriali sul trasporto merci: dall’11 gennaio scorso c’è un nuovo collegamento ferroviario tra l'Interporto di Bologna e il terminal belga di Zeebrugge Cobelfret con una frequenza di tre viaggi la settimana in entrambe le direzioni e che è dedicato principalmente al trasporto di semirimorchi con sagoma fino a P400; dal 5 febbraio prossimo sarà attivo un collegamento ferroviario intermodale lungo la linea adriatica, da Brindisi a Bologna, inizialmente con una frequenza settimanale che da marzo 2022 sarà aumentato a tre coppie di treni la settimana. Dobbiamo infine ricordare – prosegue il comunicato – che la stessa Regione Emilia Romagna è impegnata nel potenziamento di alcune tratte ferroviarie minori ma strategiche come la Ravenna-Ferrara-Poggio Rusco e la Parma-Suzzara-Poggio Rusco facendo di questo “incrocio” ferroviario un interessante ipotesi di piattaforma logistica intermodale. In questo contesto – conclude Tagliavini – viene da sé che realizzare la Cispadana in forma autostradale, oltre alle altre citate, è di quanto più arretrato e fuori mercato ancora prima di essere realizzata».