Il Caffè del Teatro per 12 anni al 39 di Cirelli

La nuova gestione inizierà quando la Soprintendenza avrà approvato il progetto tecnico

Dopo le verifiche dei requisiti economici e tecnici, il Comune ha affidato questa mattina la gestione del Caffè del Teatro alla 39 s.a.s. di Luca Cirelli, già gestore del 39 di piazza Garibaldi. In base al bando, scaduto il 20 settembre, la gestione del Caffè viene assegnata per dodici anni: il canone del primo anno sarà di duemila euro forfetari, mentre dal secondo sarà di trentasette mila, secondo l’offerta della società; al bando potevano partecipare esercenti con un'esperienza almeno triennale nell'ultimo quinquennio, e un volume d'affari di almeno 120 mila euro nei tre migliori esercizi dell'ultimo decennio. Più esercenti avevano effettuato un sopralluogo nei locali (condizione obbligatoria per l’eventuale partecipazione), ma solo uno - Cirelli con la sua 39 s.a.s. - ha formalizzato un’offerta, ritenuta idonea dall’Amministrazione comunale. I dodici anni di gestione Cirelli-39 inizieranno però a decorrere solo quando la Soprintendenza avrà approvato il progetto tecnico di allestimento degli spazi e del dehor.

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«Finalmente riapre uno dei luoghi maggiormente simbolici della nostra bellissima piazza – dice Stefania Gasparini, vicesindaco con delega a Economia, Commercio e Centro storico –. Una piazza che riparte e riapre, ed in questo caso una riapertura che dà una accoglienza speciale  anche agli spettatori del teatro. Questa aggiudicazione assieme al “bando riaperture” è il segnale tangibile dell’impegno che questa Amministrazione ha profuso negli ultimi mesi per la rivitalizzazione del Centro storico».

Le fa eco Marco Truzzi, assessore al Patrimonio storico-artistico, che parla di «segnale importante di ripresa delle attività economiche e culturali. Piazza dei Martiri sta diventando sempre più l'immagine della città che vuole ripartire, dai disvelati cantieri di Palazzo dei Pio, alle recenti aperture di nuove attività fin all'odierna aggiudicazione del Caffè del Teatro».

Truzzi rivolge poi «un particolare ringraziamento a chi ha lavorato nell'ultimo anno all'iter, che ha subito ritardi a causa del lavoro straordinario svolto durante le fasi più acute della pandemia, in particolare a supporto dell'Azienda sanitaria e non solo».