La Diocesi non l’ha inserita fra le priorità, comunica l’assessore Costi

La chiesa di Rovereto? In fondo alla lista

Rovereto – La chiesa di Rovereto? La Diocesi non la considera prioritaria, per cui al momento il suo recupero non rientra nei piani. Per arrivare tuttavia a questa certezza, che è anche un’amara rivelazione, è occorso un giro piuttosto largo che deve aver indotto il consigliere comunale Davide Boldrin, di Alternativa per Novi,  a pensare che a volte le autorità lontane si rivelano più avvicinabili e attente di quelle che teoricamente dovrebbero essere più vicine. Da tempo il Consigliere è impegnato in una battaglia solitaria per il recupero della piazza di Rovereto: un recupero che diventa sempre più urgente in considerazione di altre, importanti opere di ricostruzione che sono venute avanti negli ultimi tempi nel paese, dalla Casa della Salute a quella dello Sport inaugurata domenica scorsa alla notizia che Unicredit ha dato finalmente il via ai lavori per la demolizione e la ricostruzione della propria sede. Manca all’appello proprio la piazza di Rovereto per la quale, ha sempre sostenuto Boldrin, un ruolo notevole dovrebbe averlo la Diocesi di Carpi, visto che la piazza è certamente di competenza comunale, ma la Curia è proprietaria dei due maggiori complessi che vi si affacciano: la chiesa gravemente danneggiata e il vasto spazio di sedime sul quale una volta sorgeva il cinema teatro parrocchiale Lux, demolito dopo il sisma e appartenente all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero.

Che cosa lamenta, dunque, Boldrin? Che su entrambe le opere in Curia non si stia muovendo nulla. Sicché, dopo aver consigliato provocatoriamente con un post di valutare la vendita alla Regione dell’area che era del Lux (“…così magari ve la pagano”); e dopo essersi chiesto, nello stesso post, se non sia il caso di sollecitare alla Soprintendenza il permesso di abbattere la vecchia chiesa, ha spedito le sue considerazioni sia all’Ufficio economato della Diocesi che all’assessorato regionale alle Attività produttive guidato da Palma Costi

E qui è arrivata la sorpresa. Mentre i vertici diocesani se ne sono rimasti in silenzio, l’assessore Palma Costi si è fatta viva con una risposta al consigliere Boldrin, inoltrata tramite gli uffici comunali di Novi. E la risposta è stata che “…la chiesa di Rovereto non è a piano, ma solo a programma per 3 milioni di euro. La Diocesi di Carpi non l’aveva inserita fra le priorità”. Come dire che nel computo generale di tutte le opere da ricostruire compare con il relativo importo, ma che, al pari di altre come quella di San Francesco, a Carpi, non essendo stata segnalata come opera meritevole di precedenza, è fuori da prospettive immediate di finanziamento e dovrà attendere chissà per quanto ancora.

E Boldrin, che ne pensa? Non si vuole sbilanciare, ma si intuisce che, quanto meno, ora ha capito come stanno le cose.

Nelle foto, la chiesa di Rovereto e Davide Boldrin

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