In un'intervista al Sole 24 Ore

L'Ad di Autobrennero presenta un investimento miliardario, ma non cita terza corsia e Cispadana: che ne sarà?

Perplesso il ''Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce''

Una A22 che guarda alla rotaia per il trasporto pesante, ecologica in funzione elettrico e idrogeno e anche digitale. L’intervista che l’Amministratore Delegato di Autobrennero Spa Diego Cattoni ha rilasciato al Sole 24 Ore (qui) illustra propositi di investimento da 7,2 miliardi di euro, ma non fa esplicitamente riferimento alla costruzione della tanta sospirata terza corsia nel tratto Campogalliano-Verona, così come della Cispadana o della bretella Campogalliano-Sassuolo. Un maxi investimento pari al triplo di quello che fu messo in campo per la costruzione dell’autostrada stessa negli anni Sessanta-Settanta e che l’attuale società gestore dell’A22 promette di varare non appena il Ministero delle Infrastrutture avrà risolto la questione della concessione dell’autostrada. 

La scelta di investire sulla rotaia per il trasporto pesante sull’asse Modena-Brennero deriva dalle «analisi del macro trend del mercato del trasporto merci di qui al 2035 che ci dicono che la domanda di trasporto su ferro lungo l’asse del Brennero sarà in forte crescita, con una quota della ferrovia in aumento, dall’attuale 30 per cento a circa il 60 per cento”, spiega Cattoni al Sole. Un cambio di prospettive che non preoccupa Autobrennero Spa, che con investimenti nel settore è diventato il secondo gruppo ferroviario italiano del settore merci. Per quanto riguarda la svolta green, Cattoni annuncia la volontà di aumentare da 57 a 100 le stazioni di ricarica elettrica e di installare altri cinque nuovi impianti di distribuzione di idrogeno al Brennero, Trento, Rovereto, Verona e Campogalliano, dove in futuro potrebbe essere approntato anche un centro di produzione dell’idrogeno attraverso l’utilizzo di biomasse. Infine, tra i programmi enunciati dall'Ad di Autobrennero, c'è la digitalizzazione, con investimenti in tecnologia per la guida cooperativa e autonoma. 

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I mancati riferimenti a qualsiasi tipo di progettualità per Cispadana, Bretella Campogalliano-Sassuolo e terza corsia lasciano però perplesso il “Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce”: «Dovrebbe a questo punto essere chiaro a tutti, ma non sembra a giudicare delle quotidiane affermazioni di certi esponenti politici, che per collegare efficacemente i distretti industriali che insistono sull’asse cispadano al resto d’Europa necessita realizzare infrastrutture di intermodalità gomma-ferro dove la prima agisce sul corto raggio locale mentre la seconda risponde alla visione che da anni, inascoltato, il Coordinamento suggerisce – sostiene Silvano Tagliavini del Coordinamento stesso –. Piattaforme intermodali, una di queste la si può individuare nel distretto bio-medicale, su cui converge un sistema viario “leggero” interconnesso localmente con le realtà industriali presenti. Che a questa “visione” possa rispondere la strada a scorrimento veloce, già realizzata per un terzo, con il suo completamento e non una nuova autostrada, come insistentemente proposto da certi vertici politici regionali e locali, è lampante. L’insistenza (cocciutaggine) di questa classe politica rischia di lasciare a terra una buona parte del nostro sistema produttivo in un prossimo, ravvicinato, futuro. Vedremo, nei prossimi mesi, se il nuovo Ministro avrà la capacità di guardare ad un orizzonte più ampio o si lascerà convincere da banali interessi di bottega».