Su iniziativa del Fai di Modena, l'associazione Amici della via Vandelli e dal Club Alpino (anche quello di Carpi)

L'antica via Vandelli ''luogo del cuore'' Fai

In occasione dell'avvio dell’undicesimo censimento “I luoghi del cuore”, campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la delegazione Fai di Modena sostiene la candidatura della via Vandelli, promossa dal comitato “amici della via Vandelli”, fondato da Giulio Ferrari, nel 2017 con l'obiettivo di svolgere attività di riscoperta e di promozione della via stessa, definita "la madre di tutte le strade moderne".

«I Luoghi del Cuore rappresentano una straordinaria opportunità di visibilità per il territorio, soprattutto per le cosiddette “aree interne”» sottolineano Carla di Francesco, presidente Regionale Fai Emilia-Romagna e Vittorio Cavani, capo delegazione Fai di Modena, aggiungendo che «in particolare quest’anno vogliamo​ sostenere la candidatura della via Vandelli, esempio unico di strada settecentesca che conserva tratti originali ed un patrimonio infrastrutturale da tutelare e da valorizzare».

"La via Vandelli - sostengono i sostenitori dell'iniziativa, tra i quali anche le sezioni del Club Alpino di Modena e di Carpi - è considerata l'ultima delle strade antiche e la prima delle strade moderne, voluta dal duca Francesco III d'Este per collegare la sua capitale Modena con Massa e il mar Tirreno. Realizzata nel 1739 da Domenico Vandelli era la più avveniristica delle strade carrozzabili e paradigma della rivoluzione viaria settecentesca, utilizzata per il commercio delle merci dalla pianura padana al porto di Marina di Avenza".

Il comitato “Amici della via Vandelli” promuove un’attività di tutela dei tratti originali con la lastricatura settecentesca a rischio di erosione e deturpazione. Questi tratti necessitano di un intervento di ripristino e di tutela. Allo stesso tempo le infrastrutture​ dell'epoca, tra cui osterie, stazioni di posta, ricoveri, oggi di proprietà privata, hanno bisogno di adeguata pannellistica storico culturale così come le emergenze naturalistiche come salse, ofioliti, sorgenti termali.

(nelle foto: due aspetti della via Vandelli che il Fai intende tutelare)