L'area Silan, l'urbanistica contrattata e quel piano attuativo molto ''carico''

La notizia data dalla Gazzetta della messa all'asta – insieme a diverse altri lotti e beni immobili fuori città e a Carpi, fra le quali il terreno adiacente al casello dell'A22 – della cosiddetta "area Crotti” che un tempo ospitava lo stabilimento Silan merita di essere ricostruita in tutti i suoi dettagli. Il piano particolareggiato da 19 condomini per 200 unità immobiliari complessive che il Consiglio comunale approvò fra molti contrasti e discussioni il 15 febbraio 2005 costituisce infatti uno dei più significativi effetti di quella "urbanistica contrattata” che è stato il criterio guida della gestione del territorio sia con l'assessore Mirco Arletti, dal 1999 al 2009, che con il suo successore, Simone Tosi (2009-2019). E' con questa filosofia che i due amministratori hanno gestito il ventennio di politica urbanistica coinciso con l'avvio del Piano regolatore ancora vigente e con la maggiore espansione territoriale vissuta dalla città dopo la grande urbanizzazione del decennio 1955/65, e avvenuta sotto la pressione delle ingenti risorse accumulate con il tessile in cerca di un rifugio nell'edilizia, dopo che ne era cominciato il cammino discendente.

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