'Il lavoro nero e insicuro in edilizia è ormai una consuetudine', afferma Cinzia Zaniboni degli Edili Emilia Centrale

Lavoro nero nei cantieri edili: la Cisl lancia l'allarme

"Il boom dei lavori causato dal superbonus 110 per cento ha inevitabilmente portato a un forte incremento dei lavoratori impiegati nei cantieri. Solo negli ultimi due anni nelle Casse edili di Modena sono stati registrati 1.726 lavoratori in più del biennio precedente. Un numero – afferma Cinzia Zaniboni (nella foto), segretaria degli Edili Cisl  Emilia Centrale, commentando i dati delle ispezioni effettuate nei cantieri edili modenesi nei giorni scorsi - che pensiamo non corrisponda alla realtà dei lavoratori effettivamente presenti nei cantieri del nostro territorio. Sappiamo per esperienza che l’edilizia è spesso il primo lavoro per gli stranieri appena arrivati in Italia. Ogni giorno incontriamo nei cantieri lavoratori, in stragrande maggioranza provenienti da paesi extra Ue, che non parlano una sola parola di italiano. Ci è difficile pensare che queste persone possano aver frequentato il corso di 16 ore obbligatorie per l’ingresso nel settore edile e, tanto meno, la formazione e addestramento alla lavorazione. Inoltre, non hanno alcuna conoscenza delle più basilari nozioni sui rischi relativi alla sicurezza in cantiere, per loro stessi e i loro colleghi. Per non parlare dei diritti sindacali".

La segretaria degli edili Cisl di Modena e Reggio aggiunge che ogni lavoratore scoperto in nero rappresenta solo la punta di un iceberg di “lavoro grigio”, cioè persone assunte con un regolare contratto, ma alle quali non viene nemmeno consegnata la busta paga. "Sono pagati a giornata con somme concordate individualmente che, tra l’altro, non di rado, non vengono rispettate, creando così contenziosi e vertenze – sottolinea Zaniboni - Oppure troviamo muratori, carpentieri e ferraioli assunti non con il contratto degli edili, bensì quello dei metalmeccanici, multiservizi o addirittura agricoli, per evitare il versamento dei contributi alla Cassa edile e pagare salari inferiori a quelli cui i lavoratori avrebbero diritto a fronte dell’opera svolta".

Cinzia Zaniboni ricorda infine che il 2024 sarà l’anno dei cantieri del Pnrr, un’occasione imperdibile per il settore, che ha la possibilità di trasformarsi e innovarsi, ma soprattutto può davvero fare un passo in avanti per garantire la sicurezza nei cantieri.