Marciapiedi mancanti nel tessuto urbano: ma non toccherebbe ai privati? Il caso di via Roosevelt

A Carpi è venuto ad abitarci, dalla Sicilia, nel 2018 per avvicinarsi alla figlia: un tempo abbastanza lungo per assuefarsi ai fatti locali, ma breve per riuscire ancora a considerarli da osservatore esterno, cogliendo una questione che, pur toccando un caso specifico, riguarda tutta la città. A lui, dunque, che abita a Cibeno Pile, dalle parti del Grecale, e per venire in centro si sposta a piedi con le comprensibili difficoltà dei non più giovani, è caduto l'occhio sull'interruzione del marciapiede per un lungo tratto della via Roosevelt, praticamente da poco oltre l'incrocio con la via Rebucci fino a quello con la Tre Ponti (prima foto). Un problema, appunto, specie quando piove, per chi va a piedi e deve camminare su una sorta di dissestato viottolo di campagna e che già dal luglio 2019, ritornandoci su più volte, ha voluto educatamente rappresentare all'Assessorato ai Lavori Pubblici, con lettere in cui auspicava che si potesse trovare una soluzione.

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