Al portavoce del Coordinamento cispadano No autostrada - Sì strada a scorrimento veloce, Silvano Tagliavini, non è piaciuto quanto di recente dichiarato dall'assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini. Lo definisce infatti “scialacquatore di denaro pubblico” per aver confermato la disponibilità della Regione a mettere sul piatto degli stanziamenti per la futura autostrada Cispadana altri 50 o 60 milioni di euro. Risorse, sottolinea Tagliavini, che andrebbero ad aggiungersi ai 179 milioni già previsti contrattualmente, ai 100 stanziati nel bilancio regionale 2021, per un totale di 329/339 milioni. Se a tutto questo, spiega sempre Tagliavini, si aggiunge lo stanziamento di 200 milioni promesso dal Governo, in barba a quella che la Corte dei Conti potrebbe invece considerare una turbativa di appalto pubblico, si arriva a una somma complessiva di 529/539 milioni di euro: “Più del doppio – commenta il portavoce – di quanto servirebbe a completare la strada a scorrimento veloce, per un'opera che al momento della scelta, nel 2006, veniva sbandierata come a costo zero per le casse pubbliche”.
Un'altra frecciata Tagliavini la indirizza a quanto sostenuto da Corsini per i futuri utenti dell'arteria: “Aumenteranno i pedaggi, tanti gli automobilisti non se ne accorgeranno nemmeno”. Lo definisce "un atteggiamento di volgare supponenza nei confronti dell'intera comunità emiliano-romagnola”, per di più in un momento in cui ci sono in gioco le sorti politico economiche dell'intero paese. Nella sua critica il portavoce del Coordinamento se la prende anche il presidente Stefano Bonaccini. Lo critica per aver sottoscritto con il collega della Regione Veneto Luca Zaia l'accordo per la E55, il tratto italiano, da porto Marghera a Brindisi, della strada europea destinata a unire i porti di Helsingborg (Svezia) e Kalàmata (Grecia) lungo un percorso di 3 mila 305 chilometri che Tagliavini considera "un'altra mostruosità finanziaria, trasportistica e ambientale”.
