Petermar: il parco ecotecnologico mai entrato in funzione semplifica il modello organizzativo

Non è mai entrato in funzione, ma continua a essere oggetto di atti deliberativi, il cosiddetto Petermar, il parco eco tecnologico costituito nel 2008 dalla Regione con i Comuni delle Terre d'Argine, la Provincia, Aimag, Care e Tred Carpi con l'intento di creare un'area didattica in materia di smaltimento dei rifiuti e la cui prova di esistenza in vita resta, per ora, solo il centro servizi e visite realizzato in via Remesina (lo pagarono la stessa Regione e la Fondazione CR Carpi, stanziando un milione di euro). Dopo aver chiesto e ottenuto dalla Regione, nel maggio di quest'anno, una modifica del modello organizzativo del Parco per arrivare a una sua gestione più snella, riducendo al minimo le strutture decisionali e le pratiche di consultazione previste, ora la Giunta ha deliberato il nuovo sistema gestionale.

Intanto, il soggetto titolare amministrativo del Parco diventa il Comune di Carpi che si assume tutte le funzioni del Comitato tecnico scientifico incaricato di valutare le proposte dei soggetti fondatori. C'è poi la presa d'atto che fra questi ultimi scompare Tred Carpi che, acquisita completamente dalla società privata svedese Stena Holding, non vuole avere nulla a che fare in termini di diritti o di obblighi con la struttura. Gli enti fondatori saranno tutti rappresentati – tramite assessori e presidenti o loro delegati – in quello che non si chiamerà più Consiglio di gestione del Parco, ma semplicemente Consiglio del Parco che si incaricherà di vagliare ogni anno la relazione inviatagli dal Comune di Carpi e di valutare le eventuali modifiche alle linee di indirizzo nella gestione del Parco e al modello organizzativo che ora viene approvato. Quanto alle risorse, si precisa che per le spese ordinarie il Parco dovrà servirsi del conto energia derivante dalla produzione dei pannelli fotovoltaici e degli introiti per eventuali concessioni di spazi pubblicitari all'interno della struttura.