Lo denunciano le associazioni aderenti al comitato No-Bretella

Polo intermodale di Cittanova cancellato dalla Bretella Campogalliano-Sassuolo

"Il polo logistico intermodale di Cittanova, fondamentale per garantire il trasporto delle merci a lunga distanza con il ferro, la soluzione più conveniente ed efficiente per i trasporti internazionali delle merci dice l’Unione Europea, oggetto nel 2014 di un apposito accordo territoriale fra i comuni di Modena e Campogalliano e la Provincia di Modena, non potrà più essere realizzato". Lo denuncia il comitato No-Bretella Campogalliano-Sassuolo dopo la pubblicizzazione del progetto esecutivo della nuova bretella autostradale.

 

"Il progetto della bretellina autostradale a pagamento - afferma una nota del comitato -, prevista a collegare la tangenziale di Modena alla bretella Campogalliano Sassuolo, occupa l'area adiacente alla ferrovia, essenziale alla intermodalità del polo logistico, del tutto ignorando il tracciato alternativo considerato dall'accordo del 2014. Un grave colpo alla competitività dei sistemi industriali di Modena e Reggio Emilia e un arretramento per la sfida della mobilità sostenibile, dei cambiamenti climatici. Una sconfitta per la politica di adeguamento della logistica delle merci agli obiettivi strategici della Commissione Europea e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede di rinforzare essenzialmente il trasporto delle merci a lunga distanza su ferro e su nave".

Il comitato No-bretella documenta quanto afferma e prosegue: "Siamo convinti che gli imprenditori ed i lavoratori e le loro associazioni non siano a conoscenza di questa situazione, perché solo superficialmente si sta parlando della Bretella da molto tempo, in verità non ci sono mai stati veri momenti di approfondimento dei tracciati e dei problemi ambientali e viabilistici che producono e di quelli che non risolvono. Occorre aprire un vero confronto pubblico sul tema, partendo dalla presentazione pubblica del progetto esecutivo della Bretella e delle modalità con cui la si intende realizzare e di come si pensi, in alternativa, di valutare proposte trasportistiche viabilistiche alternative più economiche, efficienti e meno impattanti e di come si intenda risolvere il problema-opportunità strategico della Intermodalità per i nostri distretti industriali".