Si rilancia il parco ecotecnologico Petermar ora condiviso da Comune, UniMoRe e Aimag

Il Comune, infoma una nota ufficiale, ha autorizzato la prossima concessione della sede Petermar di via Remesina Esterna a Unimore, prevedendone gli indirizzi, in virtù del protocollo a tre stipulato nel luglio 2021 con Aimag: un atto che avvia la rinascita del “Parco Eco-TEcnologico per il Recupero di MAteria ed energia dai Rifiuti” (appunto “Petermar” in sigla). Spiega Riccardo Righi, assessore ad Ambiente e transizione ecologica: «Gli obiettivi sono di rafforzare la presenza sul territorio di spazi dedicati alla formazione, la divulgazione scientifica e lo sviluppo sostenibile, sostenendo la ricerca e la diffusione di nuove tecnologie e modi per produrre energia partendo dalle risorse del territorio, intensificando e promuovendo progettualità di respiro nazionale ed europeo». I

Il Petermar fu completato a inizio 2012, prosegue la nota, “...ma per i sismi di maggio fu temporaneamente occupato dai servizi pubblici diventati inagibili; solo nel 2019 si riprese il percorso interrotto ma una nuova emergenza, la pandemia, ha ulteriormente tardato i lavori per il parco fondato da Regione, Provincia, Unione, Aimag, Tred-Carpi srl e Ca.Re”. Tutti fatti veri e verificabili, va detto: ma non si possono certo attribuire solo a sisma e pandemia i ritardi, i ripensamenti e le lunghe pause che hanno caratterizzato un progetto che risale addirittura ai primi anni Duemila,

 

Ad ogni buon conto, «...oggi – prosegue Righi – si è concluso l’iter che porterà a nuova vita lo spazio. Restano da perfezionare, nelle prossime settimane, gli atti di concessione e da sottoscrivere il contratto attuativo, guardando al subentro delle attività dopo una manutenzione straordinaria già programmata: l’obiettivo è inaugurare in autunno. Fondamentale è stato il contributo delle strutture tecniche dei diversi Enti e degli altri tre Comuni che nell’ultimo anno hanno collaborato assiduamente per definire e concretizzare questo importante progetto». La struttura sarà a servizio del territorio e degli enti costituenti “il Consiglio del Parco” nel quale ultimamente non è entrata Tred Carpi che figurava fra i soggetti fondatori, perché passata in mani svedesi. Fra le attività didattiche previste, visite d’istruzione, seminari, tirocini ed attività progettuali; poi interventi formativi per le secondarie di primo e secondo grado, interventi a carattere divulgativo rivolti a cittadini e studenti, master universitari di secondo livello inerenti la transizione energetica e le fonti rinnovabili, seminari e congressi scientifici del settore dell’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, l’idrogeno verde e l’economia circolare. Conclude Righi: «La politica deve svolgere un ruolo attivo nelle enormi sfide che il futuro ci pone davanti: dobbiamo accelerare la transizione ecologica e diventare protagonisti del cambiamento. Per farlo è necessaria la collaborazione di tutti, dal cittadino alle imprese, dagli Enti locali a quelli sovraordinati, condividendo le proprie esperienze e i propri strumenti per scrivere un nuovo capitolo che parli di sostenibilità e tutele dell'ambiente».