Uguaglianza di genere, scoop e Temptation Island, Labollatorio

Mi stupisco sempre di come le situazioni più impensabili e i contesti apparentemente meno indicati forniscano spunti di riflessione che scavano molto più in profondità rispetto al punto in cui certamente si voleva arrivare. Qualche settimana fa mi ha costretto a fermarmi e riflettere “Temptation Island”, quel reality che funge da contenitore di tutto ciò che una persona dotata di un QI nella media e di un background culturale appena accettabile dovrebbe snobbare, e probabilmente è proprio questa apoteosi del trash a determinarne il successo. Infatti credo che lo seguano molte più persone di quelle che sarebbero disposte ad ammetterlo, per lo meno da sobrie. Io faccio outing e confesso che sono morbosamente attratta da questo show allo stesso modo in cui non riusciamo a smettere di guardare qualcosa che troviamo ripugnante. Spero apprezziate che non ho tentato di nascondermi dietro la giustificazione dell’interesse antropologico o del punto di osservazione sulla decadenza del costume contemporaneo.

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