Lo diciamo subito, a scanso di equivoci e anche con una nota di dispiacere: a mettere nei guai don Ermanno Caccia, fino a costringerlo alle dimissioni, non è stata Voce, ma... don Ermanno Caccia. Questo perché sia chiaro che se non fosse stato il nostro settimanale a rilevare il fatto, avrebbe provveduto chiunque altro. E il fatto o, sotto il profilo puramente giornalistico, la notizia, stava tutto in una evidente anomalia: un organo di stampa diocesano che, alla vigilia di due importanti ballottaggi elettorali nelle due principali località del territorio di pertinenza, ospita un commento del proprio Direttore, neppure troppo dissimulato dalla sigla Ercamo, non tanto di analisi del voto europeo del 26 maggio, ma decisamente sbilanciato a favore della Lega e di Matteo Salvini, presentati come interpreti dei sentimenti e della sensibilità di gran parte dei cattolici italiani.
10 Giugno 2019
Dispiace, ma il giornale non era quello giusto
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