Esseri dall'indole criptica e crepuscolare: chi sono?

“L'indole criptica e crepuscolare della specie determina una sostanziale differenza tra la sua densità reale e quella percepita”. A chi si riferiva l'assessore Andrea Artioli, scomodando durante l'ultimo Consiglio comunale categorie piuttosto familiari alla storia della letteratura? Forse all'ermetismo di Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale, con radici nel frammentismo di Umberto Saba e Dino Campana?  O al crepuscolarismo di Guido Gozzano e Marino Moretti, per non parlare del primo Aldo Palazzeschi? Nossignori: criptiche e crepuscolari, secondo la definizione datane dall'Assessore sono le nutrie, le cui abitudini sono così inafferrabili da noi umani, da stendere un velo di impenetrabile mistero su quante siano esattamente. Tant'è che diventa perfino difficile stabilire se, ai fini del loro contenimento, o “eradicazione” che dà meglio l'idea, sia davvero efficace l'abbattimento al quale il Comune di Carpi contribuisce con 3 mila 900 euro annui, da aggiungere ai 25 mila somministrati in virtù di apposita convenzione alla Provincia di Modena dalla Regione Emilia Romagna e altri enti che sovrintendono alla rete circolatoria delle acque; o, come suggerito da apposita mozione presentata l'altra sera al Consiglio dall'esponente della Lega per Salvini premier, Federica Boccaletti, valutare se non convenga provvedere alla bisogna con apposito vaccino immunocontroaccettivo se non addirittura con castrazione degli individui. (segue sotto)

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