I Premi di Studio della Fondazione al tempo del Covid

L'osservazione che ci arriva da un genitore a proposito dei Premi di Studio erogati dalla Fondazione Cassa Risparmio Carpi è malinconica, quanto pertinente. Premiare studenti medi superiori per l'anno scolastico 2019/20 e universitari per l'anno solare 2020 con il semplice criterio del profitto – si chiede –, ha senso dopo quel che è accaduto lo scorso anno con la pandemia? Dopo le traversìe che gli studenti delle superiori hanno dovuto sopportare in occasione del primo lockdown, con una didattica a distanza tutta da inventare e che ha scavato un solco fra chi poteva e chi no, fra chi era in condizione di assistere agevolmente e chi risultava penalizzato per condizioni famigliari, spazi domestici, possibilità di connessione? Non dovrebbe far riflettere il premiare lo studente figlio di un professionista, di un impiegato, di un imprenditore ovviamente avvantaggiato rispetto a quello di una famiglia in condizioni di difficoltà, magari numerosa, magari in condizioni abitative disagiate e che magari ha mancato di qualche punto la media di profitto scolastico richiesta per rientrare?

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati