Risvegliare la Ztl che dorme?

L'allargamento della Ztl? Era lì che dormiva, congelato in frigo giusto per non aggiungere problema a problema, visto che al momento l'Amministrazione tra Pug, Pnrr e relativi fondi, Ospedale e Oltreferrovia ha altro a cui pensare. E allora chi va a rinverdire lo spauracchio? Le minoranze consiliari, in coro sul Carlino di oggi, parlando di "immobilismo” e di “tema cristallizzato”. Uno pensa: vuoi vedere che ora la destra e i 5Stelle alla fine ci tengono, all'ampliamento della Ztl? Sennò, perché andare a riesumarla visto che nessuno ci stava pensando? Macché: hanno semplicemente riaperto il fronte, ignorando perfino il detto di non svegliare il can che dorme, per poter ribadire – se ancora non lo si fosse capito – che loro sono contrari. In mancanza d'altro, insomma, si alza un bel fuoco di sbarramento preventivo: non si sa mai che l'Assessore competente non ci torni su. E via, allora, con “speriamo che l'Amministrazione abbia cambiato idea”, “progetto di rilancio del centro storico e aumento di parcheggi”, Comune che "impone progetti, senza condividerli con la cittadinanza”, “errore da evitare”. Da fuori degli schieramenti consiliari, sbuca Massimo Barbi, di Foza Italia, per parlare di preoccupante immobilismo dell'Amministrazione comunale circa i progetti di rilancio del centro storico, di incarichi dati “a pioggia” senza coinvolgere commercianti e associazioni di categoria...

Alla fine vien da riflettere: dunque, se l'Amministrazione parla di allargamento della Ztl, è una minaccia all'intera rete al dettaglio, imposta nella più assoluta assenza di dialogo con i diretti interessati; se, al contrario, non ne parla è immobilismo. A meno che non si pensi all'esistenza di una terza via, quella che si intuisce nel furore polemico e che si riassume in un termine preciso: parcheggi. Una novità assoluta, un'idea originale, non c'è che dire. In realtà, una terza via ci sarebbe. Per la Giunta è quella di procedere gradualmente, senza limitarsi a coprire segnali stradali, a tracciare righe per terra o a emettere ordinanze, ma collegando ogni estensione della Ztl a modifiche strutturali delle strade coinvolte, facendone veri habitat urbani a dimensione di pedone. Per le categoria del commercio e i loro portavoce politici sarebbe smetterla di pensare, una volta per tutte, che il commercio sia una variabile dell'automobile e della possibilità di trovare un posto in cui lasciarla: altre sono le variabili che influiscono oggi sul dettaglio, molto più importanti e decisive.