Saluti da Carpi

“Carpigiani si nasce, si diventa, si rimane: la nostra città è un tempio del buon vivere, della bellezza, dei sapori. D’estate, tra musica, teatro, letture e passeggiate al chiar di luna in centro e nelle frazioni, quando le giornate s’accorciano tra la notte delle streghe e il Natale delle luci e a primavera, con le campagne in fiore e la vita che rinasce. Carpi è sempre una scoperta”. E' il testo impresso dietro la cartolina “Saluti da Carpi” che, di iniziativa dell'assessore Stefania Gasparini e in concomitanza con "La Carpi Estate 2021”, il Comune farà stampare con la riproduzione, per ora, della facciata del Teatro comunale, cui ne seguiranno altre in occasione di FestivalFilosofia e delle iniziative invernali (e questo spiega il riferimento del testo alle stagioni della città).

Le cartoline saranno affidate agli esercizi pubblici (bar e ristoranti) che le metteranno a disposizione dei loro clienti, dai quali, proprio come avviene con le condivisioni dei post sui social, ci si aspetta un effetto moltiplicatore. Si vorrebbe davvero conoscere e congratularsi con l'anonimo (o l'anonima) estensore di un testo così sentito e carico di significati. Se non per noi che siamo di Carpi e che “le passeggiate al chiar di luna in centro e nelle frazioni” e le notti di Halloween all'ombra del Torrione abbiamo imparato ad apprezzarle da un bel po', di sicuro per quanti verranno in città da Rio Saliceto, Correggio, Campagnola, Concordia, Novi, Cavezzo o, magari da Monaco di Baviera, Dusseldorf, Vienna, Zurigo, Amsterdam, Parigi, senza escludere Hong Kong, Pechino, Tokyo, Toronto, New York. Che non hanno un'idea di che cosa sia il "tempio” di bellezza e sapori eretto a Carpi dall'assessore Gasparini. E che, se non avranno la fortuna di transitare per Carpi, mai e poi mai potranno cogliere il fascino delle luci natalizie o del risorgere della vita a primavera.

Noi che credevamo che l'estate a Carpi fosse soprattutto afa, zanzare e ballo liscio di antiche feste dell'Unità. Noi che non ci eravamo accorti della fortuna di vivere invece in un miracoloso perimetro di musica, teatro e letture. Noi, che proprio per questa disattenzione, ci eravamo finora accasciati in uno scetticismo senza speranza. Ecco, noi ora possiamo rialzare la testa, fare più attenzione a quanto di meraviglioso ci stava a nostra insaputa tutto all'intorno e gridare con orgoglio: “Vedi Carpi e poi muori!”. Stando ben attenti alla disposizione delle consonanti per non farci confondere con quegli altri là, che sono semplicemente su un'isola con dei Faragliopni e vivono della nostra luce riflessa.