Lega più concreta e meno barricadiera? Magari desse un occhio anche a Carpi...

E' Isabella Tovaglieri, europarlamentare di Busto Arsizio, uno dei volti che la Lega intende utilizzare per segnare il nuovo corso. La notizia è stata riportata in questi giorni da diversi quotidiani e in rete come il tentativo di dare una lucidata all'immagine un po' appannata del Carroccio. Tant'è che la stessa Tovaglieri è subito apparsa su Tg1 e Tg2 nonché in diversi talk show televisivi a proporre concrete misure di governo come il bonus ai mariti separati. Evidentemente, commenta per esempio il sito Malpensa 24, "...il profilo moderato, fresco e rassicurante” della europarlamentare “può servire a provare a recuperare consensi e credibilità più dei personaggi barricadieri che vanno per la maggiore in tv”. (segue)

A questo proposito, abbiamo un problema, a Carpi. Voltata pagina rispetto ai protagonisti di un tempo, chi rappresenta la Lega in Consiglio, qui da noi (ph. il Mostardino), non si può dire che non rientri nei volti freschi, presentabili e giovani, data anche un'età media di 37 anni. Solo che non ce la fa proprio ad andare oltre i famosi toni barricadieri: gli stessi per cui anche una rissa fra adolescenti diventa una prova di degrado, urlata ai quattro venti con i relativi, plumbei scenari di decadenza tratteggiati ogni volta per l'intera collettività. Al contrario, quando scende alle questioni concrete, si inorgoglisce per l'unanimità riscossa sulla proposta di sensori elettronici da sistemare sul sottopasso di via Pezzana a evitare che i furgoni vadano a incastrarsi: un'idea che avrebbe potuto suggerire non diciamo un qualche avversario politico formatosi al Kalinka, ma anche solamente uno che passava di lì e che magari poteva suggerire meno sofisticati marchingegni, tipo i segnalatori trasversali di altezza massima che c'erano prima.

Non è colpa loro, beninteso. E' il salvinismo della prima ora che li ha disegnati così: quello dei selfie con le casalinghe preoccupate per la criminalità dilagante; quello del presidio dei social con la ben nota Bestia anti drogati e anti immigrati che poi si è visto come attingesse a entrambe le categorie; quello del panico disseminato a piene mani sugli sbarchi. Quello, in una parola, capace di vellicare gli istinti e di sedurre il sempre invocato "popolo” con parole d'ordine semplici, e che poi si accorge, una volta al governo, che di semplice non c'è niente. Ecco, questo ci basterebbe: che cioè, imboccata la dritta del rinnovamento di immagine anche nei suoi terminali periferici, dal Carroccio nazionale venisse detto ai nostri giovani consiglieri leghisti che di semplice, nell'amministrare un territorio anche piccolo come il nostro, non c'è proprio nulla. Che occorre avere l'umiltà di studiare e ancora studiare, per esprimere un parere competente, anche da oppositori. Ne trarrebbero giovamento la loro formazione politica e la città tutta.