Al ritmo delle cuciture

Chi l’avrebbe mai detto che sarei andata a fare l’assistente a un corso di cucito presso l’associazione “Ero straniero”?

Chi avrebbe mai detto che queste mie competenze “collaterali” sarebbero tornate buone per qualche cosa? “Ero straniero” prende a prestito una frase del Vangelo e in concreto aiuta, specialmente le donne, a diventare più pratiche di lingua italiana e poi, volendo, anche a cucire seguendo un laboratorio abbastanza attrezzato di macchine per cucire, appunto, socializzando insieme con dolcezza e semplicità. Le macchine sono vecchie ma funzionanti, chissà da quali esperienze produttive vengono. Chissà quante riparazioni hanno subito, quanti aghi hanno spezzato, quanti fili consumato, quanta moda passata. Adesso tornano a compiti più semplici di cuciture diritte, esempi di presine progetti di grembiulini. 

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