Panchine di rabbia

Ho incontrato la “…” e, siccome la conosco, ho manifestato a lei il pensiero che in quel momento mi occupava la testa. “Che cosa scrivo oggi?”. Dice che, già un’altra volta le ho fatto la stessa domanda. Dice che, in questo periodo ha il cuore occupato dalla perdita di sua mamma, perdita che pesa tanto anche per le donne “grandi”. Ma non è per avere un vero e proprio suggerimento che nessuno mi può dare, è per fare uscire il suono dei ragionamenti che aiutano a trovare qualche ispirazione. Quello che mi ha suggerito, infatti, era troppo triste per essere oggetto di disquisizione, così, fiduciosa, le ho detto che mi sarei avviata verso la piazza e che, là, sicuramente avrei trovato qualche cosa come sempre. 

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