Dove si nasconde il lupo, La lettura

DOVE SI NASCONDE IL LUPO di Ayelet Gundar-Goshen.         Neri Pozza 2022

“Vedo ancora quelle minuscole dita di neonato e cerco di capire se siano diventate le dita di un assassino. Il ragazzo morto si chiama Jamal Jones. Nella foto sul giornale ha gli occhi neri come il velluto. Mio figlio si chiama Adam Shuster. Ha gli occhi del colore del mare di Tel Aviv. Dicono che è stato lui a ucciderlo. Ma non è vero.”

Inizia così questo intenso romanzo di Ayelet Gundar-Goshen, una delle più importanti e famose scrittrici israeliane diventata famosa con il suo libro “Svegliare i leoni”. Anche in queste pagine la tensione cresce sin dall’inizio della storia e non lascia mai la presa, fino alle ultime righe e come di consueto lo scavo psicologico dei personaggi è così acuto che sentiamo in prima persona quello che sentono, la paura e l’angoscia che provano.

Lilach e Michael Shuster sono una coppia di israeliani che da anni vive a Palo Alto, in California: hanno deciso di trasferirsi per far crescere il loro figlio Adam in un posto sicuro in cui non sia necessario difendersi sempre da potenziali attacchi, senza quell’allarme permanente che funesta la loro terra d’origine. Tutto è tranquillo per la piccola famiglia: il clima mite e gradevole, il benessere economico, la visita in Israele una volta all’anno e una volta all’anno il fratello di Michael che viene con la famiglia a trovarli. Un giorno però un afroamericano armato di machete entra nella sinagoga in cui si stava tenendo una festa per il Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, ferisce delle persone e uccide una ragazzina. Ecco che la paura è tornata e sia Lilach che Michael si preoccupano per Adam, che è un ragazzo gracile e silenzioso, molto più portato per gli scacchi e gli esperimenti di chimica che per gli sport. Dopo non poche insistenze, i genitori convincono il ragazzo, che all’inizio non ne vuole sapere, a frequentare un corso di autodifesa e già dopo la prima lezione Adam sembra cambiato, come se fosse scattato in lui qualcosa. Una sera, durante una festa a cui partecipano ragazze e ragazzi del liceo, Jamal Jones viene ucciso e qui comincia il dramma di Lilach, che da subito si chiede se suo figlio sia colpevole o no. E noi lettori ce lo chiederemo con lei, fino alla fine della storia.

Come nei suoi romanzi precedenti, anche in questa vicenda una delle protagoniste principali è la paura: la paura di essere scoperti, di sapere e non sapere chi è il colpevole, perché è molto sottile la parete che separa la colpa dall’innocenza, la paura di scoprire che in fondo non si sa nulla di chi fa parte della tua famiglia, di chi credi di conoscere perfettamente in ogni sfumatura, prima di renderti conto che è un estraneo, capace di fare cose che non imagineresti mai.