Lettere

Ricostruzioni giornalistiche disancorate dalla realtà

Da diversi mesi si rincorrono notizie di stampa che vorrebbero monsignor Francesco Cavina coinvolto in una vasta indagine – la c.d. “Operazione Mangiafuoco” – condotta dalla Procura della Repubblica di Modena nei confronti di alcuni esponenti dell’amministrazione carpigiana. Dinanzi a questo vero e proprio incontrollato stillicidio di notizie, i sottoscritti avvocati non hanno mai voluto prendere alcuna posizione pubblica, agendo nell’ambito strettamente processuale ove hanno potuto facilmente dimostrare la correttezza e trasparenza del comportamento di Monsignor Cavina. Ipotesi prive di alcun fondamento penale. Non a caso è stata avanzata da parte della Procura della Repubblica una richiesta di archiviazione che conferma la totale estraneità del Monsignore da qualunque ipotesi di reato. Come noto, l’attuale fase del procedimento ben dovrebbe rimanere coperta dal segreto istruttorio, sia a tutela delle indagini, sia pure (e soprattutto) a tutela delle persone ad esse sottoposte e degli estranei le cui comunicazioni riservate sono state intercettate, spesso in un contesto legato al rapporto confessionale. Stupisce dunque che, ancora fino alla giornata di ieri, siano apparse nuove “notizie” di stampa – tra le quali quella apparsa su Voce lo scorso 4 aprile dal titolo “Il vescovo principe di una Chiesa sottomessa” – che riprendono “a piene mani” atti di indagine in teoria non divulgabili, in larga misura privi di alcun interesse investigativo ed ancora mai mostrati ai sottoscritti né al diretto interessato; già vagliati dalla pubblica accusa che li ha ritenuti irrilevanti sotto il profilo penaleistituzionali con esponenti delle autorità locali, nel solo interesse della Curia e della comunità. Le citate ricostruzioni giornalistiche – che pure danno atto della richiesta di archiviazione avanzata dai magistrati inquirenti... – paiono, francamente, del tutto disancorate dalla realtà e megafono di pettegolezzi dai quali ci si riserva di tutelarsi nelle opportune sedi giudiziarie.

avvocato Cosimo Zaccaria – Carpi avvocato Giuseppe Girani – Modena

 

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