L'appello di Andrea Saltini al Sindaco e agli Assessori: pensiamo al post-pandemia per il settore Cultura

Da Andrea Saltini, pittore, poeta, scrittore, riceviamo e pubblichiamo:

alla cortese attenzione

del sindaco Alberto Bellelli

del vicesindaco Stefania Gasparini

dell’assessore alla Cultura Davide Dalle Ave

Pregiatissimi, di questi tempi così incerti, di sofferenza anche per cose che potrebbero apparire secondarie, così lontane dalle reali impellenti urgenze (o “necessità di primaria importanza” come vengono spesso definite), io stesso mi sono sorpreso, quando il pensiero di scrivere questa mia è emerso dalle nebbie che stanno oltre la mia fronte.

Riuscire nell’ardua impresa di sorprendere se stessi, non è cosa di poco conto… dovete ammetterlo.

Premesso che non invidio per niente i ruoli che attualmente occupate, ininterrottamente presi d’assalto, da quell’atteggiamento tossico di critica e di riprensione che sembrano esondare da ogni post, commento o tweet, che accompagnano e sottolineano le vostre decisioni, più o meno condivisibili che, per ragioni politiche o di mandato (credo che si dica così), vi ritrovate a prendere.

No, non vi invidio. Di sicuro il giorno che avete deciso di assumere e di ricoprire responsabilmente le vostre cariche istituzionali, non avreste mai potuto immaginare di ritrovarvi a che fare, gestire e dover combattere con avvenimenti come il terremoto o l’attuale pandemia di Covid-19… E come avreste potuto?

D’altro canto benedite le vostre scelte o odiatele, ma finché continuerete a ricoprire le vostre cariche vi chiedo e vi esorto a restare presenti. Per me, farvi questa esortazione, corrisponde ad un’alta, indubbia dimostrazione di rispetto nei Vostri confronti. Scritto ciò, da persona che al vostro pari, vive il ruolo che si è scelto, vorrei parlavi di Cultura.

Come la recente storia delle attività culturali proposte e promosse, dal comune e dal competente assessorato, indipendentemente dal mio giudizio personale hanno dimostrato, c’è sempre stato impegno e sensibilità, da parte dell’amministrazione comunale verso la Cultura; recepita in modo apprezzabile dai nostri concittadini, che partecipano quando gli si propone qualche cosa di culturale.

Invero, la mia richiesta di maggiore attenzione, in questo momento così difficile è di essere più presenti, – “vicini”, per usare un termine così caro e abusato dalla politica – intendo porre alla vostra specifica e particolare attenzione quelle minoranze, fatte di persone come noi, che del mondo della cultura fanno parte.

Ho apprezzato molto l’incontro organizzato poco tempo fa, l’assemblea pubblica introdotta dal sindaco Alberto Bellelli, le sue parole, le somme individuate da indirizzare alle categorie che operano nell’ambito culturale, così fortemente colpite dall’emergenza Covid… quel cinema, musica e teatro in cerca di un futuro.

Ho apprezzato, anche se la mia categoria, come sempre, non viene mai menzionata. Non è degna di nota nemmeno per quegli invasati del fisco, nonostante il sottoscritto sia un regolare contribuente. Purtroppo il valore del termine “minoranza”, viene confuso, sostituito con “minoritario”, se non nel momento in cui la mia categoria, quella degli artisti – no cantanti, no musicisti, no attori, no ballerini, no artigiani, no creativi – noi artisti che non siamo sotto contratto, non veniamo scritturati, paghiamo solo le tasse come tutti gli altri nonostante non si comprenda mai quale categoria specificare – viene associata al turismo, alle grandi mostre di pittori del passato, quelli morti per intenderci.

E ancora: dipendenti statali, cooperative, servizi che fanno parte dell’organizzazione eventi, che grazie sì ai pittori morti, ma anche a noi ancora in vita, dei loro mestieri ci campano.

Non sono a chiedervi nessun tipo di attenzione economica, nessun “ristoro”, a quelli chiaramente non abbiamo diritto, e comunque la mia categoria non è fatta di succubi opportunisti, acquiescenti in nome di un mero vantaggio economico; Vi chiedo solo di tenerci presente.

Pensateci e nominateci qualche volta. Cercateci e chiamateci, condividete con noi artisti liberi pensatori, vostri concittadini (spesso singoli e non associati, riuniti in categorie, rappresentati da sindacati…), progetti e future iniziative culturali.

Fatelo adesso, perché questo momento che ci vuole coscientemente e obbligatoriamente fermi, è il momento di progettare, per essere, farVi trovare migliori e pronti, quando tutto riprenderà regolarmente.

Voi e noi insieme intorno a quel “tavolo” dove siamo sempre ben accetti, ma al dato di fatto, a tutt’oggi, non siamo mai stati invitati. Un tavolo dove l’assessore alla Cultura, e i vari, più o meno capaci e titolati dirigenti e responsabili del settore, mettono e dimettono le loro funzioni a disposizione degli artisti, e non una scrivania dove l’artista si presenta per mettersi a Loro disposizione, al Loro sevizio come semplici fornitori, dispensatori di prestazioni culturali.

Il buon senso dovrebbe dirci che quei dogmatismi, in certi casi estremisti e insensati, su cui si fonda il sistema, il rapporto tra amministrazione e proposta culturale di questi tempi debbano essere rivisti, così che quel vigoroso giardino zoologico che è stato finora il “calendario culturale” da Voi proposto possa migliorare.

Il vero aiuto, l’unico possibile, che in questo momento potete restituirci è questo. Prestarci una pratica attenzione e darci la possibilità di diventare finalmente attori, per evitare che a causa di questo momento di emergenza l’astratto transatlantico del “calendario culturale” rischi di affondare prima di arrivar in porto. Consultiamoci e collaboriamo attivamente, insieme (e non stiamo soltanto “vicini”), così da poter migliorare e fornire un valido, diverso, e nuovo contributo al settore culturale. Inventare qualcosa che prima non c’era.

Il sindaco un po’ di tempo fa, durante un video, disse che stavamo affrontando una vera e propria “guerra”… Bene signor Sindaco e Tutti, la guerra non si vince innestando baionette inoffensive, ma con decise, nuove, e straordinarie strategie.

Si deve pensare al dopo, ma va fatto adesso!

Chiedo la Vostra attenzione adesso, per provocare insieme, noi artisti e Voi, una svolta, per far sì che quando le persone potranno incontrarsi di nuovo, per parlare di libri, poesia, per ascoltare musica, per visitare una mostra, un festival, per godere di uno spettacolo teatrale, di danza… la nostra cittadina sarà pronta con una proposta culturale che non avrà il consueto, unico fine di raccogliere consensi e facili applausi, di riempire numericamente il calendario degli eventi culturali, ma permetteranno ai Nostri concittadini di reagire con il pensiero e con l’immaginazione.

Certo della Vostra attenzione, vi auguro un buon lavoro.

Andrea Saltini

Artista ancora in vita e Vostro concittadino.

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