Da Saverio Catellani, riceviamo e pubblichiamo:
“Se sono tutte autentiche, le 2.500 firme raccolte dal comitato contro il progetto di ampliamento della ZTL sono tante. Magari non in termini assoluti, visto che Carpi conta più di 70.000 abitanti, ma certamente rilevanti. A maggior ragione perché nessuno si è assunto l’onere della controprova, cioè raccogliere firme a favore del progetto di ampliamento. Eppure, avrebbero potuto farlo in tanti: dal PD, il partitone che raccoglie ancora un terzo dei voti dei carpigiani e a cui appartiene l’ex-Assessore Marco Truzzi, sponsor principale di un progetto condiviso dall’intera Giunta; ai Verdi, che dovrebbero avere a cuore la qualità dell’aria e dell’ecosistema urbano; alle tante Associazioni ecologiste e progressiste che ruotano intorno al mondo del centrosinistra. Invece, niente. Silenzio. Come se quel progetto fosse l’idea un po’ pazzerella di un Assessore che poi si è dimesso.
Sul Resto del Carlino del 29 novembre i promotori della petizione gonfiano il petto e avanzano le loro richieste: “limitare l’estensione della ZTL solo a via Nova e via Rovighi”, “ci opponiamo all’aumento delle soste a pagamento e chiediamo che l’estensione non comporti una perdita di parcheggi”, “prima di arrivare a una qualsiasi ipotesi di estensione serve un piano che veda protagonisti i principali attori del centro storico (commercianti, ambulanti e residenti) e le associazioni di categoria”.
Da queste affermazioni traspare in filigrana l’immagine di un centro storico come una sorta di “feudo delle corporazioni”, i soli autorizzati a dire che cosa si deve o non si deve fare all’interno della cerchia delle mura. Invece, il centro storico è di tutti, persino di chi carpigiano non è, e viene da turista per godere della nostra bellezza, guardare le vetrine, visitare chiese e musei, fermarsi in un bar o acquistare un regalo".
(segue)