Recentemente ho letto un libro, del quale mi aveva incuriosito il titolo: “Cecità”, di José Saramago: “La paura acceca, ma già eravamo ciechi nel momento in cui perdemmo la vista: la paura ci accecò, la paura ci manterrà ciechi’’.
Per lui, come per tanti oggi, la paura ha il potere di bloccare lo sguardo, di frenare l’iniziativa dell’intelligenza, di svuotare perfino il desiderio, la paura impedisce la novità, blocca il movimento, distoglie dalle scelte, trasformando queste esperienze vitali in altrettante minacce all’integrità e alla sicurezza della vita. Essa crea ostacoli, rianima lo spettro del nemico, inibisce la sperimentazione. Se seminata ad arte, come oggi avviene, essa provoca chiusure, innalza steccati, preclude il dialogo e il confronto, rende insensibili nei riguardi degli altri, diversi e stranieri.