La fede fuori dai catechismi e dentro la vita reale, Pensiero libero

Parlando di fede oggi ci si rende conto immediatamente che, in passato, anche sulla base dei catechismi, si era preoccupati più della definizione dogmatica che del suo significato esistenziale, nella sequela concreta della vita Questo comporta il cambio di visuale della fede che prospetta in particolare più il modo di viverla che definizioni astratte. Accogliendo la fede non si tratta tanto degli aspetti “sensibili”, psicologici che possono esserci o non esserci, ma di uno spirito che investe tutta la persona con le sue caratteristiche, con le sue qualità grandi o piccole, con le sue possibilità di bene, di azione, di testimonianza. La realtà moderna richiede un diverso approccio, più vitale, che dia motivo a una scelta complessiva della vita che tochi la persona nell’interiorità e nell’esteriorità in modo reale (e non solo singoli aspetti o orientamenti staccati, diversi nella loro origine) dando vita a un modo di essere coerente. Occorre quindi una modalità diversa di raccontare la fede, la sua sostanza, le sue implicazioni che cambiano anche con il variare delle situazioni concrete che tengono sempre aperte possibilità e doveri nuovi, anche nell’ordine del pensiero a mano mano che esso si modifica e lo rendono anche in parte evoluto e più ampio rispetto al passato.

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