Ripulire l'ispirazione evangelica dalle incrostazioni, rubrica Libero Pensiero su Voce del 24 settembre

L'ispirazione evangelica che sta alla base del Concilio Ecumenico Vaticano II, primavera per la Chiesa e per il mondo cattolico – è bene ricordarlo in questi tempi in cui la Chiesa italiana si appresta a preparasi per il Sinodo – ha espresso alcune direttive fondamentali che aspettano una loro concretizzazione storica. E fornisce lo spunto per richiamare la validità delle iniziative che richiedono attuazioni. Su quella ispirazione occorre cioè misurare le modifiche necessarie, scrostandone via tutto quello che il tempo e la storia hanno aggiunto, condizionando l'ispirazione originaria. Poiché non è facile, occorre la partecipazione di tutti in spirito e verità nella consapevolezza che le sintesi provengono da diverse ragioni che vanno valutate contestualmente nel tempo e nello spazio con grande apertura, essendo uno solo lo Spirito che esprime il tutto e lo garantisce nelle sue varie manifestazioni. La responsabilità battesimale comune investe tutti in modi diversi ma reali. Di particolare importanza in questo lavoro è l'interpretazione che è stata data della cosiddetta ''parola di Dio'', perché nel tempo è stata talora distorta creando, per così dire, peccati inesistenti o tacendo su quelli veri e deformando le coscienze.

 

Si constata  quanto oggi sia vero, e ha fatto benissimo Papa Francesco a condannare l'uso politico del crocefisso, sempre. Se poi chi lo brandisce è addirittura contro il Vangelo, allora diventa  una bestemmia. Si tratta di un lavoro enorme perché la stessa mentalità talvolta è stata mutata negativamente da insegnamenti quanto meno inadeguati. Occorre purificare la mentalità andando alla radice delle cose anche se ciò può costare molto e porta a rendersi conto di quanto nel tempo si è deviato da interpretazioni sulle quali molti hanno basato, in buona fede, una vita intera. Occorre essere capaci di staccarsi da consuetudini che hanno coperto, per cosi dire, la verità del messaggio del Vangelo, che è amore, riducendolo a singoli comportamenti spesso formali ma privi dello spirito delle origini che investiva la vita nella sua totalità, dando a essa un senso e un fine. Come si comprende si tratta di un rinnovamento profondo che si dovrà ripercuotere anche sulle strutture su cui si era venuto formando, dando un valore esagerato a realtà superficiali e dimenticando le cose vere ed essenziali che vanno riscoperte per essere capaci di guidare una vita nel mondo. Su questa strada occorrerà impegno e pazienza senza desistere nelle difficoltà. Ci sarà sempre, chi ha il ''freno tirato'' e pieno di nostalgie di privilegi, ma con una fede intelligente si deve andare avanti. Si riscopriranno così, in un cammino comune, le verità e gli atteggiamenti autentici, separandoli dai surrogati para religiosi che spesso li hanno sostituiti nel discorso corrente anche religioso. L'ispirazione evangelica dunque dovrà essere il riferimento essenziale sia per i contenuti del messaggio cristiano e i suoi valori che per le conseguenze strutturali e concrete di rinnovamento storico necessario per i tempi nuovi. E', questo, un compito primario di tutto il Popolo di Dio, laici e clero.