Le luminarie natalizie sono state oggetto di una varietà infinita di commenti sui social. In grande maggioranza favorevoli. Le note dissonanti, molto marginali peraltro, sono state di due tipi. Ci sono quelle “politiche”, della serie “paga Pantalone” o “sai le cose che si potevano fare con quella somma”, attendibili e scontate. Ma c’è quella di un tale che ama esibire sul proprio profilo vedute di grattacieli di metropoli a lui evidentemente familiari, che, nel definire le luminarie “imbarazzanti”, si sbilancia fino a pronunciare, dall’alto delle torri di Shanghai o New York, un giudizio irriferibile su Carpi. Al che un altro gli replica: “Detto da uno che se n’è andato lasciando da pagare debiti con la ditta che aveva...”. Applausi da tutti i commentatori. Perché tu puoi esprimere qualunque opinione, anche sprezzante: e noi Carpigiani, che siamo autocritici di nostro, facciamo spallucce. Ma se hai lasciato debiti da pagare, eh no: allora urti il nostro giansenismo, la nostra etica del lavoro. E hai poco da arrampicarti sui grattacieli: ti inseguiremo e ti morderemo i polpacci fin sull’Empire State Building.
5 Dicembre 2018
Debiti in Metacarpi del 6 dicembre
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