Auguri in Metacarpi del 20 dicembre 2018

Peggio non poteva chiudere un anno, peraltronon felicissimo a giudicare dai temi che lo hannoscandito, fra scadimento civile, depressionecollettiva, fughe all’estero, culle deserte, umori incattiviti.È che il futuro è incerto e precario per i giovani,scoraggiante per i non più giovani memori dell’Italiarampante di un tempo, privo perfino di bersagli precisiper moltitudini che non sono più quelle degli oppressidella lotta di classe, ma degli inutili nell’orizzonte dellaglobalizzazione. A Carpi, ci abbiamo messo del nostro.Le luci delle Feste, anche se più numerose, sembranonon brillare come in passato, velate da un’indagineche mette in discussione la loro stessa ragion d’essere.Avremmo bisogno di crederci di più, come città, discuoterci, di aprirci a progetti e visioni innovative, diindossare altri occhiali. Ma non si vede chi possa farlo,anche fra quanti stanno scaldando i muscoli per le elezioni.Speriamo in apporti da fuori e nelle energie dichi vuole riavviare un ascensore sociale bloccato.Ai lettori, l’augurio di Buone Feste e un arrivederci al10 gennaio 2019.

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