Se non avesse fatto ricorso lui stesso alla parola “Sistema”, sarebbe doveroso usare una certa prudenza. Ma quel termine compare come nome di un’associazione – “Sistema Futuro” – citata nel servizio che l’Espresso dedica questa settimana all’indagine carpigiana e fondata proprio dall’assessore Simone Morelli a fine maggio 2014, dopo il voto comunale. Come è già stato fatto osservare, i nomi di quel Sistema – imprenditori, professionisti, dipendenti pubblici – hanno trovato approdi fra presidenze di categorie, seggi da consigliere comunale e dell’Unione, posti in Fondazione, uffici stampa. In piena legittimità, s’intende. Interessa piuttosto notare come tutto quel parlare di smart city, modernità e futuro si è tradotto in un disinvolto acquartieramento, qui e ora, nei luoghi che contano. Proprio alla vigilia della formazione della Giunta Bellelli, dunque, nel partito di maggioranza ha cominciato a crescere un potere nel potere. E data la sua prevalente matrice culturale e le alleanze poi intrecciate, non poteva che insediarsi nel Palazzo della Pieve.