Pieve, Metacarpi del 31 gennaio 2019

Se non avesse fatto ricorso lui stesso alla parola  “Sistema”, sarebbe doveroso usare una certa  prudenza. Ma quel termine compare come  nome di un’associazione – “Sistema Futuro” – citata  nel servizio che l’Espresso dedica questa settimana  all’indagine carpigiana e fondata proprio dall’assessore  Simone Morelli a fine maggio 2014, dopo il voto  comunale. Come è già stato fatto osservare, i nomi  di quel Sistema – imprenditori, professionisti, dipendenti  pubblici – hanno trovato approdi fra presidenze  di categorie, seggi da consigliere comunale e dell’Unione,  posti in Fondazione, uffici stampa. In piena legittimità,  s’intende. Interessa piuttosto notare come  tutto quel parlare di smart city, modernità e futuro si è  tradotto in un disinvolto acquartieramento, qui e ora,  nei luoghi che contano. Proprio alla vigilia della formazione  della Giunta Bellelli, dunque, nel partito di  maggioranza ha cominciato a crescere un potere nel  potere. E data la sua prevalente matrice culturale e le  alleanze poi intrecciate, non poteva che insediarsi nel  Palazzo della Pieve.    

 

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