Che sia per iniziative partite dalla città o da fuori, attratte dalle prospettive che essa offre, si direbbe che il dinamismo, la voglia d'impresa, la disponibilità al rischio e l'apertura alle novità che hanno creato la fama di Carpi si stiano riversando oggi sull'avvio di pubblici esercizi: si tratti di ristorazione tradizionale o esotica, di pizzerie, di gastronomie, di bar e caffetterie o ritrovi da apericena. Ci siamo seduti a tavola, insomma: e c'è un sacco di gente, a quanto pare, disposta a servirci, traendone – com'è giusto – qualche profitto per sé. E' un bel segnale, perché aggiunge qualità al vivere cittadino, ma anche perché attesta che la disposizione a intraprendere non è scomparsa del tutto. Non va però dimenticato che quella dei pubblici esercizi e del commercio in genere è una forma di circolazione orizzontale della ricchezza. Per dire che c'è bisogno anche di una fonte, di chi la produca in verticale. Qui, invece, le iniziative segnano il passo. Per cui, goduto il pasto, sarà bene alzarsi da tavola e trasferire l'appetito su qualche cosa che duri.
24 Settembre 2021
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