Quasi un caso di scuola. Neanche a costruirlo a tavolino, un episodio criminoso come quello di via Bellentanina, con la coppia aggredita da un gruppo di stranieri avrebbe potuto collimare così perfettamente con le paure e le convinzioni più radicate di un’opinione pubblica sulla quale questi fatti agiscono come una conferma. Che vanno dai presunti 160 vigili in servizio al Comune (sono un centinaio) all’accusa agli organi di stampa di tacere (e quando mai?), dai “troppi pakistani” fino al “buonismo”: tutte cose lette sui social. Menar fendenti furibondi e alla cieca, però, serve quanto cercare ragioni sociali o psicologiche di certi comportamenti: cioè, a nulla. Le cose si sanno, a Carpi: c’è un servizio chiamato “educazione di strada” che va avanti da anni in parchi, scuole e quartieri; una forma di intelligence esiste. E allora non si capisce perché quel gruppo abbia potuto agire così, spuntando da chissà dove. Porterà voti, buttarla in politica o farci su teoremi ideologici: ma quel che conta, alla fine, sarebbe un bel ripasso in materia di efficienza e prevenzione.
24 Aprile 2019
Bellentanina, in Metacarpi del 25 aprile 2019
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