Bellentanina, in Metacarpi del 25 aprile 2019

Quasi un caso di scuola. Neanche a costruirlo  a tavolino, un episodio criminoso come quello  di via Bellentanina, con la coppia aggredita  da un gruppo di stranieri avrebbe potuto collimare  così perfettamente con le paure e le convinzioni più  radicate di un’opinione pubblica sulla quale questi  fatti agiscono come una conferma.  Che vanno dai presunti 160 vigili in servizio al  Comune (sono un centinaio) all’accusa agli organi di  stampa di tacere (e quando mai?), dai “troppi pakistani”  fino al “buonismo”: tutte cose lette sui social. Menar  fendenti furibondi e alla cieca, però, serve quanto  cercare ragioni sociali o psicologiche di certi comportamenti:  cioè, a nulla. Le cose si sanno, a Carpi: c’è un  servizio chiamato “educazione di strada” che va avanti  da anni in parchi, scuole e quartieri; una forma di  intelligence esiste. E allora non si capisce perché quel  gruppo abbia potuto agire così, spuntando da chissà  dove. Porterà voti, buttarla in politica o farci su teoremi  ideologici: ma quel che conta, alla fine, sarebbe  un bel ripasso in materia di efficienza e prevenzione. 

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati