Bellezza, Metacarpi del 5 novembre

Abbiamo tutti presente la via Colombo a zona 30 con le sue rotondine disegnate al centro degli incroci che non hanno certamente fatto diminuire gli incidenti per evitare i quali sono state pensate. Ecco, doveva funzionare da test, insieme ai sensi unici introdotti nel quartiere, per approdare poi alla fase due: una vera, esemplare isola ambientale, questa sì intesa come spazio di rigenerazione di un pezzo di periferia, con nuove pavimentazioni, restringimenti di carreggiate, rotatorie tridimensionali, alberi, aiuole, nuova illuminazione. Anziché completare, però, quell’esempio, che cosa ti inventano in Comune attraverso il Pums? Di farne altre tre, di zone 30, con il loro corollario di rotondine disegnate e sensi unici. Motivo ufficiale (e infondato): prima di tutto serve ridurre l’incidentalità stradale. Motivo reale: tracciare segni per terra costa meno che abbellire, realizzando un’aiuola o rifacendo una pavimentazione o cambiando l’illuminazione. Quello lo lasciano nei disegni, tanto poi ci sono i social dove si può scrivere: “Buongiorno: ma quanto è bella Carpi!”. E ti danno pure ragione.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati