Birre, rubrica Metacarpi del 13 febbraio

Il Regolamento di polizia urbana vieta il consumo di bevande alcoliche al di fuori degli esercizi pubblici e dei loro déhors, in aree verdi, parchi e in tutto il centro storico dalle 20 alle 6 del mattino. E precisa che “...è fatto divieto a chiunque di introdurre o detenere bottiglie o altri contenitori di vetro all’interno dei parchi e delle aree verdi”, pena ammende da 50 a 300 euro. Che cosa può pensare, allora, uno che passi alle 21 per via Berengario e veda un esponente della variegata umanità che staziona in permanenza tra portico e giardino di San Nicolò, mentre approvvigiona i compagni con mezza dozzina di bottiglie di birra già stappate e pronte all’uso? Pensa, nell’ordine, che la vigilanza della Polizia locale termina esattamente quando dovrebbe cominciare; che imperscrutabili ragioni contrattuali le inibiscono pattugliamenti notturni, se non con sporadici passaggi in auto; che manca ancora il Comandante; che i netturbini avranno il loro daffare, il giorno dopo a ripulire panchine e aiuole. E che le birre non sono alcoliche: ma questa è propria l’ultima delle ipotesi possibili.

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